Trasporto pubblico, Corse saltate. Sindacati: “L’azienda scarica le colpe sui lavoratori? Sono anni che lottiamo per nuove assunzioni”

A seguito dell’articolo comparso sulla stampa locale, inerente le doglianze di un cliente abbonato al TPL svolto da Start Romagna s.p.a., le segreterie regionali di Uiltrasporti, UGL Autoferrotranvieri e USB Lavoro Privato, sono intervenute per esporre precisazioni in merito alle dichiarazioni aziendali.

Nel testo pubblicato si legge che Start tenta di giustificare le corse di TPL che quotidianamente non vengono effettuate, a cause esclusivamente dipendenti dalla malattia degli autisti.

“In primis – spiegano i sindacati –  esprimiamo tutta la solidarietà alla clientela per quanto è accaduto negli ultimi tre anni a danno di coloro che in effetti sono i reali datori di lavoro dei dipendenti Start Romagna. I nostri passeggeri. Subito dopo esprimiamo il più assoluto sconcerto, nel leggere che i responsabili aziendali accollano le colpe delle corse non effettuate alle malattie degli autisti”.

“Ci sentiamo senza ombra di dubbio e con carte alla mano, di smentire nel modo più assoluto quanto dichiarato da Start. Innanzitutto facciamo notare che gli autisti non sono fatti in acciaio e come ogni essere vivente di questo mondo, ogni tanto si ammalano ed è sempre successo nella storia delle aziende pubbliche di TPL di tutto il pianeta” proseguono.

“Le problematiche reali, sono ovviamente da ricercare altrove – sottolineano Gianluca Neri Uiltrasporti,  Giuseppe Montesano di USB L.P.  e Massimo Cai di UGL F.N.A. -. In realtà, Uiltrasporti, UGL Autoferrotranvieri e USB Lavoro Privato –, da anni combattono una lotta per le assunzioni di personale addetto alla guida in questa azienda, che è perennemente sotto organico di diverse decine di unità.  Già prima del periodo Covid, fummo protagonisti di proteste e manifestazioni pubbliche, denunciando l’avanzo di circa 6000 giornate di ferie del personale viaggiante; conseguenza proprio di un organico non commisurato al servizio da svolgere. Successivamente sono stati aperti numerosi stati di agitazione, sono stati fatti comunicati stampa e scioperi, tutti volti a richiedere assunzioni di personale”.

“Quindi nessun fulmine a ciel sereno!!! – incalzano dalle segreterie refionali – Le aziende di trasporto pubblico come Start Romagna, che fino a un decennio fa erano fra le più ambite dagli autisti, adesso sono tenute a distanza come la peste.

“Anche fra i pochi che vengono reperiti come nuovi dipendenti, c’è un fuggi-fuggi apparentemente inspiegabile. Perché? Una delle motivazioni principali è la retribuzione. In particolare dei dipendenti assunti dopo la data del 01/01/2012 (data di costituzione di Start Romagna), che hanno degli stipendi sicuramente non commisurati a quanto DEVE ammontare il salario di chi fa questo mestiere” spiegano Uiltrasporti, USB e UGL.

“Proprio in queste ore, abbiamo chiesto l’attivazione della seconda fase di raffreddamento (in conformità alla legge 146/90 e s.m.i., che regola gli scioperi nei servizi pubblici essenziali) per portare le problematiche in prefettura e attivare le azioni di protesta NECESSARIE, appunto sulle problematiche dei “neoassunti”, continuano,

“E’ assolutamente inaccettabile la sufficienza/strafottenza con la quale questa direzione aziendale affronta questi delicati argomenti. E’ altrettanto inaccettabile la frattura che la stessa dirigenza ha creato con tutto il personale; rileviamo anche e purtroppo, che il danno fatto sarà difficilmente sanabile, o quantomeno richiederà anni. Il clima che è stato creato è irrespirabile e i lavoratori sono nel disagio più totale- commentano dalle segreterie regionali-. Siamo pertanto a respingere al mittente le evidenti inesattezze che Start dichiara. Probabilmente lo fa solo per togliersi da una impasse, rovesciando le proprie colpe sulle spalle di chi invece subisce un comportamento sicuramente da condannare.

“Auspichiamo che la proprietà tutta, fermi coloro che stanno riducendo un colabrodo una azienda che dovrebbe dare un servizio ed essere un vanto per la cittadinanza per le tante risorse che vi sono state investite” concludono Uiltrasporti, UGL Autoferrotranvieri e USB Lavoro Privato, che si rendono pertanto disponibili a incontrare i sindaci (come più volte abbiamo sollecitato su questi argomenti) così da cercare di porre riparo in tempo utile, a quanto qualcuno sta facendo crollare malamente.