Crisi Co.Fa.Ri.: i soci non approvano il bilancio della Cooperativa, le perdite superano un milione di euro

I soci della Co.Fa.Ri., riuniti in assemblea nel pomeriggio di martedì 30 luglio, hanno votato contro il bilancio 2023, esprimendo insofferenza per una crisi che persiste dal 2011.

La riunione, durata meno di un’ora, ha visto la partecipazione di circa sessanta persone, inclusi soci receduti, che hanno chiesto responsabilità nella gestione della crisi e hanno espresso serie preoccupazioni riguardo ai residui del prestito sociale vincolato, trasformati in capitale sociale per oltre 800mila euro.

Il voto negativo non incide sulla procedura di composizione della crisi e gli organi amministrativi riformuleranno il bilancio senza significativi cambiamenti.

Come riportato dai quotidiani locali in edicola oggi, il bilancio presentato ha evidenziato un patrimonio netto negativo, con perdite superiori a un milione di euro nell’ultimo anno. La vendita della sede potrebbe migliorare la situazione patrimoniale, ma permangono incertezze legate a contenziosi con l’INPS e l’INAIL.

L’INPS infatti richiede quattro milioni di euro per contributi non versati, mentre l’INAIL ha emesso un decreto ingiuntivo per 523mila euro. Le cause civili sono fissate per gennaio 2025 e saranno decisive per la ristrutturazione del debito. Se la cooperativa vincerà la causa contro l’INAIL, potrebbe prevalere anche contro l’INPS, migliorando la situazione finanziaria.

La crisi della cooperativa, iniziata più di dieci anni fa con la perdita di appalti al porto, ha visto un calo dei soci da 500 nel 1974 a 243 nel 2015 e l’aumento del capitale e altre misure che si sono tentate negli anni non hanno risolto la situazione, come la recente cessione del ramo facchinaggio alla Elle Emme Logistica, che ha assorbito circa novanta facchini.