Caos Direttiva Bolkenstein. CNA Ravenna: “Bene l’incontro promosso dalla Regione per linee guida comuni per le evidenze pubbliche”

“La crescente incertezza sul futuro delle concessioni demaniali marittime necessita di immediate e non più procrastinabili risposte. Il disorientamento di un’intera categoria, il blocco degli investimenti e l’impossibilità di progettare su tempi lunghi stanno creando gravi problemi alle imprese e, più complessivamente, al mondo del turismo ed alla filiera produttiva, commerciale e artigianale collegata alla spiaggia” CNA Ravenna torna a sottolineare le criticità legate alla Direttiva Bolkenstein e ritiene che “il ritardo del governo Meloni nel predisporre un intervento normativo di quadro, meglio se concordato con l’UE, sia oggi molto grave. Le imprese aspettano ancora gli atti normativi promessi, anche tenendo conto della mappatura svolta e della conseguente disponibilità della risorsa spiaggia”.

“La cosa peggiore – proseguono – , sarebbe andare ad evidenze pubbliche a macchia di leopardo, senza norme di quadro e con criteri differenti comune per comune. Ben venga quindi un lavoro comune tra Regione, Comuni e rappresentanti delle imprese in Emilia-Romagna”.

“Ribadiamo, però, con forza che è indispensabile, in caso di evidenze pubbliche, una rapida definizione di criteri validi per il riconoscimento degli indennizzi, quantitativi e qualitativi, anche connessi al valore commerciale delle imprese, riconoscendo il positivo ruolo economico, sociale, lavorativo ed ambientale svolto dalle imprese balneari romagnole” concludono da CNA Ravenna.

 

Commenti

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  1. Scritto da Fidenzio

    I balneari possono lasciare senza danni la loro concessione che pagano in Italia una elemosina, in media 4000 € a testa e sempre a testa dichiarano un reddito da operaio di 26000€.
    O si deve continuare a proteggere questa casta?