Questione Affitti. Sunia, Sicet e Uniat Ravenna: “Disponibili a dialogo per tutelare diritti degli inquilini”

La replica di Confedilizia, Asppi, Uppi, Appc, Confabitare: "A settembre un nuovo incontro"

Le associazioni degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat di Ravenna ribadiscono la propria disponibilità al dialogo per trovare soluzioni condivise alla questione degli affitti.

Sunia, Sicet e Uniat di Ravenna replicano alle dichiarazioni delle associazioni dei proprietari immobiliari che hanno accusano le associazioni degli inquilini di “mancata disponibilità ad un confronto serio che tenga conto della legge e dei cambiamenti sociali ed economici avvenuti”.

“Nonostante le accuse di chiusura al dialogo abbiamo sempre dimostrato la nostra disponibilità a confrontarsi con le associazioni dei proprietari e le istituzioni – sottolineano Sunia, Sicet e Uniat di Ravenna – . Riteniamo che un semplice adeguamento non sia la soluzione al problema dell’emergenza abitativa e che bisogna migliorare quella condizione di legalità e trasparenza nel calcolo dell’importo del canone mensile”.

“L’aumento indiscriminato degli affitti avrebbe conseguenze gravissime per molte famiglie, già alle prese con serie difficoltà economiche – evidenziano le associazioni degli inquilini ravennati -. Proponiamo quindi un approccio più equilibrato e partecipativo, basato su un tavolo di confronto permanente tra tutte le parti coinvolte”.

Sunia, Sicet e Uniat propongono “l’Indicizzazione flessibile dei canoni”, ritenendo “che l’adeguamento dei canoni debba essere legato non solo all’inflazione, ma anche ad altri indicatori economici e sociali, come il reddito disponibile delle famiglie e l’andamento del mercato immobiliare locale. Gli adeguamenti che i sindacati degli inquilini ravennati propongono alle associazioni dei proprietari sono legati strettamente alla difficile situazione che il mercato degli affitti sta attraversando nel nostro territorio – spiegano – . Secondo noi è necessario incentivare l’aumento delle annualità nei contratti di locazione; sensibilizzare gli investimenti nel risparmio energetico; riqualificare gli immobili con una maggiore attenzione alle problematiche della disabilità”.

I sindacati degli inquilini propongono: la creazione di un Fondo di garanzia per le locazioni, Incentivi per l’efficienza energetica e la Tutela dei contratti di locazione. “È necessario istituire un fondo di garanzia per le locazioni a sostegno delle famiglie a basso reddito che hanno gravi difficoltà a sostenere il canone mensile dell’affitto”, inoltre “riteniamo che i benefici economici derivanti da interventi sull’efficientamento energetico debbano essere condivisi tra proprietari e inquilini” infine, in merito alla tutela dei contratti di locazione riteniamo fondamentali nuove norme che limitino gli aumenti arbitrari dei canoni e facilitino l’accesso alla giustizia per gli inquilini”.

“Non abbiamo mai avuto un approccio ideologico al problema dell’abitare e, come si evince dalle nostre proposte, ci facciamo carico concretamente delle vere problematiche del mercato degli affitti con responsabilità anche di natura sociale a tutela soprattutto della parte più debole cioè del conduttore – sottolineano “Sunia, Sicet, Uniat -. Siamo sempre stati pronti al dialogo e a cercare soluzioni condivise tuttavia non possiamo accettare che i diritti degli inquilini siano sacrificati in nome di interessi economici di parte. Riteniamo infine che sulle problematiche del mercato degli affitti le istituzioni abbiano un ruolo attivo con strumenti e iniziative per portare al più presto in equilibrio l’insieme delle problematiche dell’abitare nel nostro territorio” concludono.

La replica delle associazioni della proprietà immobiliare: Confedilizia, Asppi, Uppi, Appc, Confabitare

“Le associazioni dei proprietari immobiliari prendono atto della disponibilità da parte di Sunia, Sicet e Uniat ad un dialogo costruttivo. Tuttavia va rimarcato che alcuni argomenti sottolineati non sono mai stati trattati negli incontri, quali ad esempio il fondo di garanzia e norme che limitino l’aumento arbitrario dei canoni.

Le proposte dei sindacati degli inquilini sono in larga parte quelle dei rappresentanti della proprietà, come premialità per risparmio energetico e per chi elimina le barriere architettoniche. Sul fondo di garanzia non possiamo che essere d’accordo, ma va sottolineato che nello specifico vanno coinvolti governi e pubbliche amministrazioni.

Da sciogliere il nodo ISTAT, peraltro previsto dalle leggi. Riteniamo che su questo punto gli indici vadano adeguati in base alle variazioni ISTAT avvenute dopo l’accordo del 2018.

Su queste basi saremmo disponibili ad un incontro da tenersi a settembre in una data e sede da concordare”.