Legacoop Romagna: “Dalle candidate Guerra e Sutter considerazioni infondate sulle cooperative”

L'associazione parla di "scriteriate dichiarazioni su presunte connivenze tra il Comune e la cooperazione". E attacca: "D’ora in avanti non tollereremo più alcuna dichiarazione lesiva dell’immagine e della storia della cooperazione ravennate e tuteleremo in tutte le sedi l’onorabilità delle nostre imprese"

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Legacoop Romagna irrompe nel dibattito elettorale ravennate dopo l’incontro sulla cultura avvenuto mercoledì e a cui hanno partecipato la candidata sindaco della lista Ravenna in Comune Raffaella Sutter e la candidata sindaco della lista Cambierà Michela Guerra. “Apprendiamo dalla stampa che il mondo della cooperazione sociale e culturale è, suo malgrado, tirato impropriamente in ballo nella campagna elettorale di Ravenna. In particolare le candidate Guerra e Sutter avrebbero parlato di ‘presunte connivenze tra il Comune e la cooperazione’ arrivando a fare intendere che le “cooperative” godrebbero di privilegi e favori senza remunerare adeguatamente i lavoratori ed i soci”. 

“Considerazioni totalmente infondate, false e non suffragate da nessun elemento di merito – sostiene la Lega delle cooperative -. Come Legacoop Romagna intendiamo ribadire che le cooperative che hanno ottenuto gli appalti nel Comune di Ravenna hanno vinto regolarmente le gare pubbliche e applicano in modo pieno e trasparente i contratti collettivi di settore. Nessuna connivenza, dunque, e rispetto pieno dei lavoratori. Va anche ricordato che la collaborazione pubblico-privato in queste attività strategiche per il welfare della comunità locale, ha dimostrato negli anni di potere garantire un’alta qualità dei servizi e, cosa non secondaria in questo momento, di mantenere e sviluppare l’occupazione”.

“Non siamo più disponibili ad accettare continui attacchi strumentali, frutto di giudizi puramente ideologici – prosegue la nota di Legacoop Romagna -. Non esiste una generica cooperazione e lo dimostra il fatto che noi per primi siamo in prima linea nella lotta alle cooperative “spurie” che non rispettano i contratti ed operano in maniera spregiudicata sulla pelle dei lavoratori ed attendiamo su questo punto l’approvazione della legge di iniziativa popolare presentata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane e per la quale abbiamo raccolto migliaia di firme. Esiste invece un sistema di imprese cooperative fortemente radicate nel territorio* che oltre a produrre reddito e lavoro per soci e dipendenti rappresenta un elemento importante di tenuta e coesione sociale. Sarà nostra cura rendere partecipi i nostri associati e dipendenti del merito di queste scriteriate dichiarazioni e ci teniamo a precisare che d’ora in avanti non tollereremo più alcuna dichiarazione lesiva dell’immagine e della storia della cooperazione ravennate e che tuteleremo in tutte le sedi l’onorabilità delle nostre imprese”.

*410 imprese associate, 320.000 soci, 25.000 lavoratori, 5,6 mld di fatturato – dati Alleanza delle Cooperative Italiane 2014 nella Provincia di Ravenna

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