Maltempo. La Lega attacca il Pd sulla gestione della costa: “Tante promesse e pochi interventi”

Più informazioni su

Dopo la gestione dell’emergenza a seguito del maltempo dei giorni scorsi, quando vento e pioggia intensi hanno spazzato città e lidi, arrivano le critiche della Lega su quel che si poteva fare e non si è fatto per proteggere il territorio dagli eventi atmosferici più devastanti: “La situazione è preoccupante – tuona il consigliere comunale  leghista Gianfilippo Rolando -, alcuni stabilimenti appaiono in condizioni precarie”.

“E necessario ragionare in maniera seria con un tavolo tra politici ed esperti – aggiunge – per trovare una soluzione a difesa di quella parte di industria turistica che produce enorme PIL, occupazione e indotto”. E conclude: “Basta parlare di opere tampone, senza programmazione futura. Dobbiamo dire chiaramente ai cittadini come stanno le cose per cercare di affrontare il futuro nel modo migliore”.

Dal piano nazionale gli arriva manforte dal suo compagno di partito, il deputato Carlo Piastra, membro della Commissione Turismo della Camera, che afferma: “E’ sufficiente l’arrivo del maltempo, seppure molto intenso come quello delle ultime ore, per mettere a nudo tutte le inefficienze della Regione, nella gestione e manutenzione delle coste romagnole». 

Secondo il deputato leghista, in tutti i chilometri della costa (in particolare ravennate) “si pagano anni di promesse e scarsi interventi. Abbiamo notizie di cittadini che si lamentano della situazione venutasi a creare: a Lido Adriano, per fare un esempio, la gente si è ritrovata con l’acqua sulla sede stradale, con disagi e danni ingenti anche per le strutture alberghiere di tutta la zona. Per tanti anni – continua Piastra – la vacua promessa della Giunta regionale e del Pd è stata quella di investire risorse nei lavori, ma al di là dei tempi infiniti di attuazione delle opere necessarie, la sensazione è sempre stata quella che i fondi stanziati dall’esecutivo siano stati sufficienti solo a tamponare qualche criticità».

I danni, nelle parole di Piastra, si misurano tutti sulla pelle delle attività commerciali locali, degli impianti balneari e dei cittadini. «Il mare si sta portando via progressivamente il litorale e ad ogni mareggiata i cittadini devono fare la conta dei danni. Un’operazione insopportabile, perché si finisce sempre per tamponare in fase di emergenza, mentre in altre zone della costa si attende la realizzazione di barriere frangiflutti che proteggano le spiagge da mareggiate ed eventi atmosferici intensi. Al di là di dichiarazioni di circostanza, non vediamo una vera volontà politica per risolvere il problema”. 

Più informazioni su