Lista per Ravenna e Lega presentano 10 proposte per risollevare il centro di Ravenna

Più informazioni su

Lista per Ravenna e Lega Nord hanno tenuto oggi 29 novembre una conferenza congiunta per presentare alla stampa la petizione: “DECALOGO PER RISOLLEVARE IL CENTRO DI RAVENNA AGONIZZANTE”, lanciata ad opera di alcuni consiglieri territoriali del Centro Urbano, Stefano Donati (primo firmatario) e Anna Greco (seconda firmataria). La petizione è stata sottoscritta da 1.039 persone. Hanno partecipato all’incontro con la stampa in rappresentanza dei rispettivi movimenti politici, l’ on. Jacopo Morrone, segretario della Lega per la Romagna, e Alvaro Ancisi, presidente di Lista per Ravenna. Sono intervenuti nel dibattito Stefano Morettini, segretario della Lega per il comune di Ravenna, e Rosanna Biondi, vice-capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Ravenna.

La tesi dei proponenti emersa in più interventi è che il centro storico di Ravenna sia morto a partire dagli anni ’80 (Anna Greco), che Ravenna sia una città ormai deserta e desertificata (Rosanna Biondi), che il Pd abbia la strana capacità di far morire i centri storici dove governa (Jacopo Morrone).

Stefano Donati, introducendo i lavori ha detto, tra l’altro: “Nel 2018, secondo la Camera di Commercio, hanno chiuso 131 esercizi commerciali. Temiamo che la situazione diventi anche più critica. Se diversi Comuni hanno saputo arginare questo fenomeno, diffuso anche altrove, a Ravenna le varie amministrazioni che si sono succedute hanno sempre deciso di veicolare idee e fondi verso altri obiettivi, spesso di natura clientelare o propagandistica o comunque di portata deleteria. Non è possibile autorizzare nuovi centri commerciali sperando, in questo periodo così delicato, che possano sopravvivere sia loro che i negozianti del centro storico. La nostra petizione nasce dall’essere straconvinti che per sostenere il centro sia necessario avviare un tavolo di lavoro permanente di confronto tra pubblico e privato, con proposte serie e concrete”.

Anna Greco ha quindi illustrato alcune delle dieci richieste avanzate al sindaco di Ravenna con la petizione: “stop a nuovi centri commerciali. S’impone una moratoria ferrea di questo scenario pazzesco di morte programmata delle piccole e medie imprese commerciali, cimiteriale soprattutto per il centro urbano di Ravenna, anche se colpisce in genere tutte le aree urbanizzate e il forese”.
La Greco ha chiesto canoni di affitto agevolati: “Occorre che il Comune convochi urgentemente un tavolo tecnico con l’obiettivo di ottenere dei proprietari degli immobili l’impegno di una sostanziale riduzione dei canoni di affitto dei locali, per un periodo minimo di tre anni, nelle strade e nelle zone e frazioni più colpite dalla chiusura o mancata apertura dei negozi. Il Comune dovrebbe restituire lo sconto praticato, sotto forma di riduzione o taglio di imposte comunali.”

E ancora, parcheggi con tariffe agevolate per i lavoratori del centro. Potenziamento dei parcheggi scambiatori, collegati con il centro attraverso bus navetta elettrici frequenti. Dotati di videosorveglianza, toilette e idonea illuminazione, possono attirare anche la clientela proveniente dalle periferie esterne, dal forese, dal litorale o da altri Comuni.

Segnalazione delle situazioni di degrado da fronteggiare. Al riguardo, occorre avvalersi, in modo strutturato, degli assistenti civici e cittadini volontari, alcune delle cui formazioni già supportano la Polizia municipale.

Cura programmata e costante dell’arredo, della pulizia e delle aree verdi. Oltre a questa fondamentale attività, occorrono anche incentivi e sostegni per l’installazione di nuove telecamere negli esercizi commerciali, come deterrente contro le “spaccate” e le incursioni predatorie.

Per i proponenti la petizione occorre installare nelle principali vie del centro urbano cartelli multilingua educativi.  Possono servire a disincentivare gli atteggiamenti incivili più comuni che depauperano la qualità dei luoghi. Servono strategie per la promozione dell’identità urbana e di grandi eventi. Serve una struttura comunale capace di interagire coi numerosi servizi che, avendo svariate competenze utili, sono cronicamente incapaci di dialogare tra loro, ricercando, con trasparenza, tecnici di alta professionalità.

Occorre anche un ripensamento sulle distanze minime tra attività concorrenti. Infine vanno rafforzati i requisiti di idoneità per la gestione di un’attività commerciale. L’esiguità dei requisiti richiesti è un’altra causa, non secondaria, di nuove imprese commerciali improvvisate, destinate al fallimento. Una riforma della legge anche su tale aspetto può essere compresa nell’iniziativa di cui al punto precedente.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Filippo Donati

    Sicuramente positivo che se ne parli ed é meritorio che si facciano proposte. In queste proposte non vedo nessun accenno alla necessità di maggiore integrazione con il sistema turistico della città, basta prendere le statistiche turistiche per capire quanti arrivi e quante presenze (giorni di permanenza in città) ci regalano tutte quelle persone che vengono a Ravenna per ammirarne la bellezza, per lavoro, per partecipare a convegni o riunioni o anche quelli che, di passaggio, la attraversano. Serve maggiore osmosi con il sistema della ricettività, servirebbe maggiore integrazione e servizi ad hoc per il turista che in visita alla città volesse concedersi un acquisto. Forza dunque, una giornata di confronto su sviluppo del centro non ci farebbe male.
    Un consiglio non richiesto ma che mi sento di dare, confrontatevi con le Associazioni di categoria, discutete, ascoltate, elaborate.

  2. Scritto da Critico

    Non una parola sullo stato delle strade e marciapiedi in citta è particolarmente nel forese.
    Mi sembra che tutte le forze politiche presenti in consiglio comunali siano responsabili di questo stato.

  3. Scritto da Alvaro Ancisi

    Egregi critici, c’è sempre “ben altro”, “di più”, “di meglio”, salvo che quasi nessuno legge niente se supera una pagina normale scritta su A4. Non ci pare che di turismo e di strade parliamo, con cognizione di causa, poco o niente (nel nostro piccolo, basta, per qualsiasi tema, grande, medio o piccolo di qualsiasi interesse civico, leggere questo stesso giornale cliccando su “cerca” le parole chiave Ancisi o Lista per Ravenna con aggiunta la parola di Vostro interesse. Qui si parla dei problemi strutturali precipui o più attinenti al centro storico di Ravenna, senza negare il turismo e le strade messe male, che poi interessano alla pari tutta Ravenna fino ai confini del Comune. Cordialmente.

  4. Scritto da Alvaro Ancisi

    Inoltre, l’articolo riassume soltanto, necessariamente, i 10 punti della petizione. Il link aiuterebbe.

  5. Scritto da Filippo Donati

    Alvaro,
    non mi sono permesso di criticare ma di integrare quello che ho letto, per quanto mi tocca di persona, come albergatore. Io la petizione non l’ho nemmeno vista, per cui mi sono permesso di dire la mia. Prometto, è l’ultima volta.

  6. Scritto da Alvaro Ancisi

    Filippo, no problem, si può benissimo dialogare. Ti mando la petizione integrale.