Centrosinistra ancora bloccato: Isola sempre favorito ma abbinamento con Fabbri allontana forze di sinistra e M5S

Massimo Isola va bene a tutti, ma l’abbinamento con Andrea Fabbri per la poltrona di “vice” allontana le forze di sinistra e il MoVimento 5 Stelle che non vogliono assegnazioni premature.

Massimo Isola convince e piace, ma non è ancora il candidato della coalizione di centrosinistra a diventare sindaco di Faenza, dopo dieci anni abbondanti a fare il “vice” di Giovanni Malpezzi.

La riunione plenaria delle delegazioni di vari partiti e liste civiche (una trentina di persone convocate lo scorso venerdì sera nella sede storica del Pd in Via Pistocchi nel cuore del centro storico faentino) ha generato un inaspettato rinvio alla settimana entrante, che si presenta farcita di incognite.

Accantonati i veti alla presenza dei pentastellati al tavolo da parte di “Faenza in Azione” e di ambienti democratici, l’incontro si è aperto con un discorso ad ampio respiro di Isola, confermatosi una volta di più la persona giusta per mediare con pacatezza e compostezza le diverse posizioni, le quali vorrebbero convergere sui principali temi che accomunano le forze in campo. L’attuale vicesindaco ha messo sul tappeto gli argomenti che dovrebbero essere oggetto di massima attenzione per la formazione di un programma unitario.
L’inciampo è arrivato da quello che, subito dopo l’indicazione da parte del Pd di Isola come candidato da proporre agli alleati per ottenere un gradimento poco meno che scontato, era apparso come una sorta di proposta, oltre che di stima personale, a essere uniti per confermare il centrosinistra al governo della città: designare da subito il 43enne di area cattolica Andrea Fabbri come candidato vicesindaco.
A ribadire questa indicazione, nel suo composto intervento alla riunione di ieri sera, è stato il segretario comunale Maurizio Randi: “Isola sindaco e Fabbri come vice” in buona sostanza.

Andrea Fabbri

Andrea Fabbri

Il “chiarimento” ha generato un prolungato silenzio nella sala di Via Pistocchi, finché non si è arrivati a un sollecito “ci vediamo!”, con diverse forze politiche che si sono prese qualche giorno di tempo per le rispettive valutazioni: tra queste la lista di area moderata “Insieme per Cambiare” fino a quel momento ben disposta a sostenere la bozza di programma di Isola, così come le “sinistre” ossia “L’Altra Faenza” (Sinistra Italiana), Verdi, Articolo Uno, Partito Socialista, e con queste ultime il MoVimento 5 Stelle.

I pentastellati si ritroveranno nella propria assemblea cittadina martedì sera, ma l’impressione è che la prematura assegnazione della poltrona del vicesindaco li convinca a fare da soli, come sempre in passato, con un proprio candidato sindaco.
Per la medesima ragione si è raffreddato, o forse gelato, l’entusiasmo delle quattro forze “a sinistra del Pd”, desiderose di riproporre il “cartello” vincente in Regione della lista “Coraggiosa” portandosi dietro pure il M5s.
La designazione del “ticket” Isola-Fabbri sarebbe comprensibile se il Pd corresse da solo: consuetudine politica è che in presenza di una coalizione, per giunta numerosa, la formazione della Giunta avvenga ad elezioni consumate, quindi “pesando” le scelte dei cittadini soprattutto nell’assegnazione delle deleghe.

E’ chiaro l’intento di Isola e Randi di conciliare le due sostanziali posizioni su cui si ritrova il Pd: una parte schierata con Isola, l’altra da mesi a proporre Fabbri come sindaco.
Il giorno dopo si misurano anche autorevoli malumori nello stesso Pd per la riproposizione di Isola e Fabbri insieme: “Così si rischia di vedere naufragare la coalizione; le sinistre non accetteranno la doppia designazione e i ‘5 Stelle’ li perdiamo in partenza” ha commentato un attivo esponente democratico.
A “gradire” il ticket Isola-Fabbri sono “La Tua Faenza” assieme a “Faenza 40 20” (da cui è “estratto” Andrea Fabbri), oltre a “Faenza in Azione”, schierate con un’area del Pd, ma che presto dovranno probabilmente curarsi maggiormente di ottenere nelle urne quei consensi che li possano allontanare da previsioni poco favorevoli.

Rimane da segnalare la presenza all’incontro di venerdì delle delegazioni di “Italia Viva”, presentatasi con esponenti provinciali ma non coi faentini, proprio come “Italia dei Valori” e “Centro Democratico” che hanno in città lo stesso sapore dei “frutti dimenticati” di casolana origine.

Rodolfo Cacciari