Ravenna, la sinistra sarà Coraggiosa, innovatrice, aperta ai Cinque Stelle e a Ravenna in Comune. Parlano Morigi e Baroncini

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Come in Regione, a Faenza, Imola e in altri comuni, anche per le amministrative del Comune di Ravenna della primavera 2021 la sinistra a sinistra del Pd sarà ‘Coraggiosa’. D’altra parte, come dicono in questa intervista i due assessori ravennati Gianandrea Baroncini (Articolo Uno) e Valentina Morigi (Sinistra per Ravenna), all’ombra di San Vitale la sinistra radicale di governo in qualche modo ha precorso i tempi della creatura politica a cui Elly Schlein ha poi dato volto e corpo a livello regionale, giusto un anno fa. Infatti, da tre anni, da quando è nato Articolo Uno, da una costa del Pd, non passa argomento che gli ex piddini e Sinistra per Ravenna non facciano interventi e documenti comuni. Insomma, vanno d’amore e d’accordo. Naturale che questa unione sbocchi nella lista Ravenna Coraggiosa. Quanto sia ‘coraggiosa’ ovvero se alla partita prenderà parte anche Ravenna in Comune di Massimo Manzoli resta da vedere, perché nella sinistra più estrema il dibattito è aperto, vivace e tutt’altro che finito. A Ravenna Coraggiosa, si capisce, piacerebbe che Manzoli dicesse sì. Così come la formazione è più che mai convinta dell’apertura al dialogo con i Cinque Stelle. Al contrario, sull’asse Pd-Pri e sul ticket de Pascale – Fusignani, caro all’Edera, ovviamente i Coraggiosi hanno molto da obiettare. Per i repubblicani nel 2021 sarà molto più dura far pesare il loro voto, se rimarrà ancorato al non esaltante 4,4% di 4 anni fa. Soprattutto se i Coraggiosi e i Cinque Stelle, come è possibile, supereranno di slancio quell’asticella.

L’INTERVISTA

Allora anche a Ravenna siete diventati “Coraggiosi”?

VALENTINA MORIGI: “Questa domanda è cattiva (ride, ndr). Noi, ‘coraggiosi’ lo siamo sempre stati. Scherzi a parte, siamo contenti del percorso che Emilia-Romagna Coraggiosa ha già fatto da un anno in qua, prima in Regione e poi in diverse città. E siamo soddisfatti della riflessione sulle prossime elezioni amministrative. Siamo convinti che questa opzione politica con il nome, le modalità e i contenuti di ER Coraggiosa sia valida e debba nascere anche a Ravenna. Che poi in realtà, qui è già nata, è già nelle cose. Ha preso corpo a Faenza con un buon risultato, il 7,2%. A Ravenna le forze fondatrici del progetto, Articolo Uno e Sinistra per Ravenna, lavorano insieme, con un forte coordinamento permanente, già da anni nelle istituzioni. E nella società l’esigenza di una sinistra nuova, interpretata da Coraggiosa, bussa alle porte. Ci sono movimenti, istanze, nuovi protagonismi e protagonisti che si stanno affacciando alla politica, dalle Sardine al movimento dei giovani per l’ambiente a quello dei diritti civili con Black Lives Matter. Queste spinte presenti nella società, queste istanze che vengono dal basso, possono essere raccolte da Ravenna Coraggiosa.”

GIANANDREA BARONCINI: “Mi fa piacere che il nostro capogruppo in Regione Igor Taruffi per celebrare il primo anno di Coraggiosa abbia dichiarato che l’obiettivo è tenere unito il centrosinistra e il campo progressista, obiettivo da consolidare nei territori a cominciare dalle città in cui nel 2021 si voterà. Fra queste appunto c’è Ravenna. Se mettiamo la testa fuori da questa crisi sanitaria che impegna tutti quotidianamente, vediamo che il 2019 è stato l’anno di grandi piazze e movimenti di massa: le Sardine, Fridays For Future, Black Lives Matter, le piazze per la legalità e i diritti delle donne e per i diritti civili. È un mondo a cui bisogna dare risposte e anche rappresentanza. Non dobbiamo chiedere fedeltà, piuttosto fare proposte per interpretare i bisogni emergenti nella società. Dobbiamo tradurre questi bisogni in proposte moderne di governo, per il cambiamento, l’innovazione. Coraggiosa è in campo per questo e ha individuato due grandi questioni fondamentali del nostro tempo: la lotta contro le disuguaglianze e la lotta per l’ambiente, contro i cambiamenti climatici che mettono a rischio la sopravvivenza del pianeta. E oggi più che mai vediamo come ambiente e salute siano temi interconnessi, da affrontare insieme. Ecco, noi ci siamo, vogliamo esserci, per trovare una strada comune e uscire in positivo da questa crisi che stiamo vivendo. Superando anche le difficoltà o sciogliendo i nodi non risolti a livello nazionale nel rapporto fra Pd e M5S.”

Restiamo al rapporto fra centrosinistra e Cinque Stelle. A livello nazionale siete al governo insieme, appunto, anche se il Governo Conte è stato costituito in modo quasi rocambolesco. A livello locale il tema è posto. Ne ha parlato apertamente il Sindaco Michele de Pascale, ne hanno parlato anche esponenti grillini, senza buttarsi via, come si suol dire. A Faenza, l’alleanza è andata in porto. A Ravenna che succederà?

GIANANDREA BARONCINI: “Siamo al governo insieme e, anche se tutto potrebbe essere fatto meglio, perché tutto è perfettibile, di fronte alla prova terribile imposta dalla crisi sanitaria io salverei questa esperienza di governo. In un momento in cui il Covid ha cambiato tutto il quadro in cui ci muoviamo, anche il senso delle cose, il governo sta facendo bene. Se guardiamo solo all’Europa, sono più i Paesi messi peggio di noi che quelli messi meglio. Ma restando al dialogo con il M5S a Ravenna, io penso che possano essere tanti i temi di confronto e di incontro fra noi e loro: dal superbonus 110% agli incentivi per la mobilità sostenibile e per la mobilità elettrica, dalle piste ciclabili alla riqualificazione della Ravegnana, per arrivare alle misure contro la povertà.”

VALENTINA MORIGI: “Io penso che qualsiasi tipo di apertura, accordo e coalizione sia possibile se la grammatica del discorso pubblico che ci tiene insieme è quella del governo. Cioè se guardiamo alle cose da fare in sede locale, ai progetti sostenibili, innovativi, socialmente orientati. L’ultimo anno ha contribuito a cambiare i Cinque Stelle, in loro è avvenuta una trasformazione a tutti i livelli, lo vediamo quotidianamente. Hanno fatto un salto nel fare i conti in maniera cruda con la realtà delle cose e con la dura legge del governo. Hanno fatto un salto anche sul piano della democrazia e del confronto interno, con spinte diverse che emergono. Sarebbe da stolti non riconoscere che è in atto un profondo cambiamento nel M5S alla luce della loro esperienza governativa. Se stiamo perciò alla grammatica del fare e del governare nel segno della sostenibilità ambientale, della giustizia sociale, dell’innovazione – perché il Covid non consentirà di tornare a dove eravamo rimasti, molte cose dovranno cambiare – penso che dalla crisi si esca da sinistra, con più giustizia e più democrazia. E su questo terreno possiamo confrontarci con il Pd, i Cinque Stelle, i Civici. Mi piacerebbe anche con Ravenna in Comune.”

Veniamo proprio a Ravenna in Comune. Nella lista che ha come rappresentante Massimo Manzoli ci sono diverse anime. Qualcuno di loro guarda a voi. Altri no. In ogni caso è in corso un dibattito aperto, dichiarato. Come andrà a finire?

GIANANDREA BARONCINI: “Finora non abbiamo parlato della destra. Ma ricordiamoci tutti che la destra italiana è una delle peggiori d’Europa e del Mondo. È negazionista sull’emergenza climatica. Semi negazionista sulla crisi sanitaria e sul virus. Spesso razzista e xenofoba. Sul piano sociale fa proposte che alimentano disuguaglianze e ingiustizie, per esempio cose come la flat tax.”

Proprio per questo credo ci sia un dibattito in corso anche dentro la sinistra più radicale finora rappresentata da Ravenna in Comune.

VALENTINA MORIGI: “Il dibattito fra le varie componenti è sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole. Il contributo di Ravenna in Comune anche dall’opposizione è stato importante in questi anni e continuo a pensare che la presenza di Massimo Manzoli in Consiglio comunale abbia migliorato il livello del nostro dibattito e delle proposte portate in discussione e approvazione. Ravenna in Comune ha manifestato l’esigenza di continuare questo suo dibattito democratico interno. Agli amici di Ravenna in Comune dico solo di cercare di rimanere con la discussione legati anche alle dinamiche che si muovono nella società, fuori dalle organizzazioni politiche. Non ci sarà qualcuno che potrà mettere un cappello su Ravenna Coraggiosa e intestarsi questa esperienza. È un movimento fatto di istanze, esperienze e persone diverse, fatto di nuove persone e movimenti che hanno bisogno di una rappresentanza: anzi, in gran parte l’hanno già individuata. L’abbiamo visto alle Regionali, ma anche a Faenza e a Imola.”

Insomma, dentro Ravenna Coraggiosa c’è posto anche per Ravenna in Comune?

VALENTINA MORIGI: “Mi piacerebbe fossimo compagni di viaggio. E mi piacerebbe che il nodo da parte loro potesse essere sciolto il prima possibile, perché il lavoro da fare insieme per dare rappresentanza a queste diverse istanze è lungo e complesso. E va iniziato adesso.”

Finora abbiamo parlato di Cinque Stelle e di sinistra nell’ambito del centrosinistra. Ma poi c’è l’altra gamba della coalizione, quella laica, riformista, liberale, centrista e moderata, con il Pri, Italia Viva, +Europa. I Repubblicani hanno già fatto sapere che aspirano a ricreare l’asse privilegiato con il Pd come nel 2016. Immagino che nel 2021 questa operazione sia più complicata. Voi che ne pensate?

VALENTINA MORIGI: “Secondo me è interesse del centrosinistra tenere insieme tutte le culture politiche che hanno contribuito insieme al governo della città in questi anni. Se vogliamo, questo è un punto di riferimento anche per altri territori e con un valore nazionale. La mia opinione è che tutte le istanze e le componenti debbano avere pari dignità, questo deve essere molto chiaro. Non possono esistere assi privilegiati, né possono esistere forze o partiti primus inter pares. C’è un tavolo democratico a cui ci sediamo tutti con pari dignità, ripeto.”

Eugenio Fusignani segretario dell’Edera ha già detto che lui vuole confermare non solo il Sindaco ma anche il Vice Sindaco.

GIANANDREA BARONCINI: “Io ho un profondo rispetto per il dibattito interno ai partiti e ai movimenti. Vale per tutti, per Ravenna in Comune, i Cinque Stelle, la parte più moderata della coalizione di centrosinistra. Sono d’accordo con Valentina: servono fra noi elementi di chiarezza sui temi del governo posti anche dal combinato disposto della crisi sanitaria e della crisi ambientale, temi che richiedono capacità di visione e di innovazione, per riorganizzare la città e i servizi, per aggredire le nuove disuguaglianze e povertà, e così via. Su questo terreno ognuno porterà il proprio contributo, partendo dalle proprie sensibilità.”

La domanda è precisa: il Pri chiede di confermare in blocco Sindaco e Vice Sindaco. Insomma chiede di andare al voto con un ticket. Voi che ne pensate?

GIANANDREA BARONCINI: “Secondo me c’è il candidato Sindaco e poi c’è una coalizione che lo sostiene con un programma di governo per la città. Punto.”

I tre temi sui quali si caratterizzerà l’impegno di Ravenna Coraggiosa?

GIANANDREA BARONCINI: “Ambiente. Salute. Territorio.”

Baroncini ha enunciato i titoli, lei Morigi articoli.

VALENTINA MORIGI: “Posso dire anche i miei tre, così diventano sei? (ride, ndr) Io partirei dai diritti, dove per diritti intendo diritti ambientali, qualità dell’ambiente in cui i Ravennati vivono. Parlo di diritti sociali, quindi tutela delle persone più fragili e vulnerabili. Non parlo solo di nuove povertà ma anche di nuove marginalità e solitudini. Gli anziani. Le famiglie fragili, in cui c’è conflitto fra i genitori e con i minori. Parlo di diritti alla socialità con i percorsi da qualificare ancora di più per l’infanzia, con l’aggregazione nei territori, dai centri sociali per anziani alle biblioteche, dai servizi territoriali all’associazionismo. Parlo di diritti alla crescita continuando a garantire un grande investimento sulla cultura. E poi a cappello di tutto questo c’è la tutela della salute pubblica e c’è la salvaguardia del tessuto sociale ed economico. È la tenuta del patto sociale che va assicurato oggi e domani, anche di fronte a questa pandemia.”

GIANANDREA BARONCINI: “Posso aggiungere a proposito di patto sociale, che grazie alle leve del bilancio comunale gestite in maniera efficace ed equa in questi anni e in questi mesi da Valentina, il Comune di Ravenna sta dando un grande contributo alla tenuta di questo patto.”

VALENTINA MORIGI: “Naturalmente non sono da sola, è un lavoro di squadra. E ci aiuta il fatto di avere a Ravenna un bilancio solido. Pur mantenendo il rispetto di tutti i vincoli di finanza pubblica abbiamo messo in campo esperienze di sostegno importanti alle famiglie e alle imprese. Penso al bando appena aperto per il ristoro comunale alle imprese per un milione e mezzo di euro. Penso all’anticipo della cassa integrazione. Penso alle integrazioni economiche per le famiglie. Con un bilancio diverso, queste azioni non sarebbero state possibili. Oltre 7 milioni di euro complessivi che il Comune di Ravenna ha messo in circolo in aggiunta agli aiuti e ai ristori della Regione e del Governo nazionale.”

Un’ultima riflessione sul Covid. Anche Ravenna adesso è duramente colpita, non è più solo sfiorata dalla pandemia. Che cosa vi sentite di dire ai cittadini?

GIANANDREA BARONCINI: “L’unica cosa che mi sento di dire è fare un appello alla responsabilità individuale. Fare andare le cose male o meno male dipende da noi. Il nostro comportamento può fare la differenza. Questo virus sta interferendo pesantemente con la nostra vita. Investe le scuole. Le strutture per anziani. I luoghi di lavoro. Molti l’hanno in casa. La nostra vita sociale è pesantemente limitata e condizionata. Noi dobbiamo fare in modo che il virus non ci lasci anche più soli. Dobbiamo mettere in campo politiche che non lascino sole le persone. Quindi dico che servono tanta responsabilità e tanta solidarietà.”

VALENTINA MORIGI: “Responsabilità individuale e solidarietà collettiva. La paura e la sofferenza finiranno non semplicemente quando avremo debellato il Covid, ma se saremo in grado di uscirne insieme, se sapremo dare una risposta collettiva: se sapremo cioè tornare ad essere comunità vera.”

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Commenti

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  1. Scritto da Emanuele

    Consiglio: non fatene però un club “sinistroide”. Avete, specialmente Valentina, una capacità operativa molto importante, da valorizzare anche agli occhi (e menti) di chi non è così raffinato (e abituato alle dinamiche politiche) da arrivare a leggere anche solo la metà della intervista riportata sopra. Verissimo, Valentina, che la Politica deve avere la P maiuscola e volare alto, ma il populismo è sempre in agguato. Al fine di catturare tutti i movimenti che avete elencato (non tutti fedelissimi ex PCI per intenderci) è necessario parlare sia alla mente che alla pancia, in modo intelligente ed equilibrato. È forse questa la sfida più grande. In bocca al lupo.

  2. Scritto da nautilus

    Dico la verità: non sono riuscito ad andare oltre la prima domanda (e relativa risposta). In particolare, Baroncini dice “Mi fa piacere che il nostro capogruppo in Regione Igor Taruffi per celebrare il primo anno di Coraggiosa abbia dichiarato che l’obiettivo è tenere unito il centrosinistra e il campo progressista”. Solita storia che si ripete da decenni; prima se ne vanno per fondare un NUOVO movimento/partitino per poi dichiarare che no, loro non sono per le divisioni ma per l’unità. Chi ci capisce qualcosa della sinistra italiana è bravo.

  3. Scritto da batti

    dura per la sinistra essere unita,troppo divisiva per dna.la destra è molto più collante..le loro divisioni sono superabili,e hanno come collante “la manipolazione del denaro”lo dimostra la presenza assidua dei tribunali

  4. Scritto da miki

    “aperti ai 5 stelle”
    fine
    non sono mai stati di sinistra
    stiamo parlando di quelli che “le ONG sono dei taxi del mare”, e sempre quelli del Decreto Sicurezza fatto con LVI. Decreto ancora vigente.

  5. Scritto da Riccardo

    La domanda è: perché siete usciti dal pd, per poi dichiarare di volere una sinistra unita per governare? Neanche voi considerate il pd di sinistra/ centrosinistra? Però poi ci volete governare insieme… ma forse quando si è dentro il pd non so possono esprimere le proprie idee, ma chinare il capo a quello che decide il partito e zitti?!? E poi non volete che si parli di populismo, ma chiedete di incorporare i vari movimenti, m5s, sardine, black lives matters, siete un po’ confusi, e un po’ para….