Meno consumo di gas e aumento della quota di estrazione nazionale: sindaco de Pascale plaude alle dichiarazioni del ministro Cingolani in Senato

Il Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, è intervenuto pubblicamente affermando di nutrire grande fiducia nelle recenti dichiarazioni in Senato del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. De Pascale fa riferimento alla posizione espressa dal ministro sulla necessità di usare sempre più gas da giacimenti nazionali, rivedendo il Pitesai, con il duplice obiettivo di rendere l’Italia il più possibile indipendente da un punto di vista energetico, in particolare in questa situazione di emergenza, affrontando in maniera ragionevole e graduale la fase di transizione energetica verso l’auspicata totale decarbonizzazione.

In ballo ovviamente il rilancio delle estrazioni in Adriatico al palo da diversi anni.

“I due concetti semplici che portiamo avanti da anni, consumare complessivamente meno gas e aumentare la quota di estrazione nazionale, porterebbero a ridurre considerevolmente le emissioni climalteranti, ridurrebbero il prezzo e ci renderebbero più liberi e sicuri – ribadisce il Sindaco di Ravenna de Pascale – Ho avuto di recente l’occasione di incontrare insieme al presidente Bonaccini il ministro Cingolani al quale ho potuto illustrare la nostra proposta di strategia energetica complessiva che prevede l’attuazione di quattro punti: il rilancio della produzione nazionale di gas in Adriatico, la collocazione di un’unità galleggiante per la rigassificazione da 5 mld, la concretizzazione in tempi brevi del Parco eolico/solare da 700 MW Agnes, la realizzazione di un sistema di Ccus. In quella sede dopo molti anni ho avuto la percezione che il Governo cominciasse a rendersi conto dell’importanza e dell’urgenza di mettere in atto una seria strategia energetica nazionale, scevra da ideologie, e anche dell’enorme potenziale e know-how presente a Ravenna in termini di sicurezza e transizione energetica – conclude il sindaco di Ravenna – La posizione espressa dal ministro oggi me lo conferma e lascia sperare che per la prima volta dopo molto tempo si passerà dalle parole ai fatti in tema di energia”.

Commenti

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  1. Scritto da garbino

    Speriamo, arrivano bollette gas e luce allucinanti e siamo in estate (rispetto allo stesso periodo del 2021 la mia è aumentata più del doppio). Immaginiamo cosa succederà il prossimo autunno. Impossibile sopportare questi costi. Il fatto è che da qui al prossimo inverno nessun progetto sarà realtà e questo è solo colpa della politica, di chi ha voluto l’inutile pitesai (tanto fondamentale che ci hanno messo una vita a farlo e ora lo vogliono già cambiare), dei vari comitati del NO a tutto. Qualche lungimirante aveva promosso anche un referendum contro le estrazioni e meno male che fallì, pensate altrimenti dove saremmo oggi.

  2. Scritto da Stefano

    Chi sopravviverà (questo inverno)….. vedrà!
    Non credo che il metano presente in adriatico ci possa minimamente garantire la sicurezza energetica, soprattutto a breve termine visto che per avviare nuovi pozzi servono alcuni anni.