Progetto Cervia: “necessaria una riqualificazione degli Istituti Culturali”

Per Progetto Cervia “Da molti anni a Cervia si rende necessaria una riqualificazione degli Istituti Culturali che nessuna Amministrazione ha preso in seria considerazione. A parte il teatro, che nel 2020 ha comunque dovuto subire un importante intervento di messa norma degli impianti, la Scuola di Musica, l’Archivio Storico e la Biblioteca versano in condizioni tali da rendere spesso disagevole il servizio ad operatori e a frequentatori. Il Musa necessita di ulteriori spazi per esporre i mosaici della chiesa di San Martino prope litus maris e molto altro materiale di valore storico e culturale, attualmente depositato presso altri musei o magazzini. In Biblioteca, manca l’aria condizionata ed i locali, le strutture e gli infissi cominciano a sentire il peso del tempo. Gli spazi della Scuola di Musica versano da anni in condizioni precarie: le aule sono insufficienti e non capienti abbastanza per ospitare persone e strumenti”.

Per Progetto Cervia “I professori ed i ragazzi devono così convivere in spazi molto ristretti, con l’umidità alle pareti e condizioni precarie tanto da mettere a rischio non solo le performance musicali, ma anche la corretta manutenzione degli strumenti. L’Archivio Storico, nonostante il valore delle opere in esso contenute, ed il tesoro incommensurabile per la memoria storica della città – come il Piano regolatore Palanti, il cui restauro è stato realizzato in occasione del centenario Milano Marittima (estate 2012) e la Mappa ideale di Cervia di Pietro Senni appena restaurata ed ivi depositata – è diventato assolutamente insufficiente e va trovato un nuovo spazio e un luogo dove sia possibile archiviare in maniera più decorosa e sicura la documentazione storica, ma dove sia anche possibile rendere disponibili al pubblico la visione e consultazione dei libri e delle mappe storiche. Il Sindaco aveva promesso di porre rimedio a queste gravi carenze degli istituti culturali, ma come è sua consuetudine ha disatteso gli impegni. Un’Amministrazione che ha a cuore le proprie radici, che vuole costruire un futuro migliore, non può dimenticarsi dei propri istituti culturali. Una città senza memoria è una città senza futuro”.