Accordo per il terzo polo fra Renzi e il Pri. Eugenio Fusignani: “auspico che si allarghi a Calenda, Letta ha spostato il Pd troppo a sinistra”

Marco Di Maio (Italia Viva): "Con i repubblicani il terzo polo è più forte in Romagna"

Nei giorni scorsi si era parlato dell’ipotesi che il Pri a livello nazionale potesse stringere accordi con Bruno Tabacci e Luigi Di Maio in vista delle elezioni del 25 settembre. L’eventualità – poi chiaramente saltata – era stata la classica goccia che aveva fatto traboccare il vaso e infuriare Chiara Francesconi e l’aveva spinta a lasciare il Pri di Ravenna per abbracciare Carlo Calenda e Azione (che lei considera come un Pri 4.0). Ma Chiara Francesconi e il Pri – che si sono lasciati in malo modo – non potevano sapere che di lì a pochi giorni si sarebbero ritrovati ancora insieme sotto lo stesso cartello elettorale di Italia Viva, Azione e Pri. Il cosiddetto terzo polo.

Per il momento due gambe su tre sono fatte, con l’accordo siglato a livello nazionale fra Italia Viva e Pri. E a breve dovrebbe andare in porto anche l’altro accordo, quello più importante fra Italia Viva e Azione. E così per la proprietà transitiva anche il Pri si troverà insieme ad Azione, cosa che evidentemente garba molto all’Edera che già aveva aperto un dialogo con Calenda da tempo. Insomma, il Rosatellum (dal padre dell’attuale legge elettorale Ettore Rosato di Italia Viva) non finisce di stupire e di rendere rocambolesca la vicenda politica italiana in vista del voto del 25 settembre, per via della necessità che i partiti hanno di allearsi e fare cartelli per non disperdere voti.

Marco Di Maio, deputato renziano eletto fra Forlì e Faenza 5 anni fa, plenipotenziario di Italia Viva in Romagna, è soddisfatto dell’accordo: “Con i repubblicani il terzo polo è più forte in Romagna” dice.

“Ringrazio gli amici del Partito Repubblicano Italiano, che hanno deciso di unirsi al progetto di Italia Viva. Il loro contributo sarà importante per rendere ancora più forte la nostra iniziativa. Il nostro progetto di unire forze riformista, liberali e democratiche ha l’obiettivo di valorizzare il lavoro che abbiamo fatto col presidente Draghi e ottenere il consenso necessario a chiedere che continui a governare il Paese anche dopo le elezioni. Ogni voto per noi è un voto per Draghi”. Questa la dichiarazione dell’on. Marco Di Maio, vice presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, a proposito dell’intesa raggiunta appunto tra Italia Viva e Pri, che prevede il coinvolgimento anche dei repubblicani nella costruzione del terzo polo alternativo alla alleanza di destra e a quella di sinistra.

“Da romagnolo – aggiunge Di Maio – mi fa particolarmente piacere condividere anche con loro, oltre che con tanti altri che si stanno unendo a noi, questo pezzo di strada, ben conoscendo quanto forte e radicata sia la loro presenza in Romagna. E dati i molti punti di vista comuni sullo sviluppo locale e sui temi nazionali, questa collaborazione è per noi davvero naturale. Avanti, insieme”.

In casa repubblicana Eugenio Fusignani, vice Sindaco e segretario provinciale dichiara: “In direzione nazionale ho votato l’accordo. Andava fatto. Va nella direzione deliberata in due congressi nazionali e in due congressi locali per strutturare un’area laica liberaldemocratica repubblicana europeista e atlantista, che guardi al centrosinistra. Fra l’altro noi abbiamo già lavorato per costruire questo polo insieme ad altre forze, per esempio +Europa e il Psi, alle Europee del 2019 e alle Regionali del 2020. Quindi questo accordo è dentro quella logica. Ora auspico che l’area si allarghi ad Azione di Carlo Calenda. E io continuo a guardare anche a +Europa e ai socialisti.”

Resta il fatto che la federazione fra Azione e +Europa è andata in pezzi per lo strappo di Calenda e che in questa occasione sia +Europa sia il Psi hanno scelto di stare insieme al Pd. Calenda ha fatto una scelta che ha spiazzato anche +Europa: non le sembra abbia fatto un qualcosa che lo rende inaffidabile oggi agli occhi di molti elettori?

“Non entro nel merito delle scelte degli altri. – dice Fusignani – Non so quali fossero gli accordi fra Letta e Calenda e quindi non giudico quello che ha fatto Calenda dopo. Noto solo che Enrico Letta ha progressivamente spostato il Pd a sinistra e ha fatto accordi per coprirsi a sinistra. Mentre in Emilia-Romagna, per esempio, Stefano Bonaccini ha fatto scelte diverse, convintamente di centrosinistra, nelle quali noi repubblicani ci riconosciamo pienamente.”

E Michele de Pascale? Per voi è più vicino a Letta o a Bonaccini? “Non so come si collochi Michele de Pascale all’interno del Pd, ma l’impostazione che ha dato alla giunta di Ravenna è nell’alveo del centrosinistra e di tutta l’esperienza emiliano-romagnola. – risponde – Non è vero che non esistono un modello Ravenna e un modello Emilia-Romagna: esistono eccome! È un modello che tende a dare risposte concrete ai problemi del territorio e dei cittadini senza ideologismi, con pragmatismo, con equilibrio, con equità e senso di responsabilità sia verso l’ambiente che verso l’economia.”

Fusignani, avete stretto accordi anche sui collegi con Italia Viva? “Ancora non se ne è parlato ed è una questione che si affronterà a livello nazionale. – conclude il segretario dell’Edera – È chiaro che ci saranno anche i nostri candidati. Ma per noi l’importante è il progetto politico per costruire questo polo laico riformatore liberaldemocratico. Un polo che fa bene al paese e fa bene anche al centrosinistra. Perché è un polo che guarda a sinistra non a destra.”

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Eugenio

    E già in franza o in Spagna purché se magna!

  2. Scritto da RM

    Pur di ottenere una risicata percentuale e continuare a pesare sui cittadini venderebbero anche la loro madre, che schifo! Tutte queste alleanze che non hanno un senso se non mantenere una poltrona.

  3. Scritto da Riccardo

    Quindi il pd è di sinistra oppure no? O quando conviene?

  4. Scritto da Maria

    Il nostro destino è in mano alla campagna acquisti simile a quello che fanno le squadre di calcio.

  5. Scritto da b

    già fusignani siete un pò cosi, come dire
    RENZI VI “INCHIAPPETTA” che neppure ve ne accorgete

  6. Scritto da Paolo

    Mio nonno, che votava PRI, quando sente parlare Fusignani si rivolta nella tomba.

  7. Scritto da Piemme

    Eugenio Fusignani il PRI si allea con il partito di quel ganzo di Renzi? Mi meraviglio la consideravo molto più attento, Matteo Renzi il trasformista, che quello pensa al mattino la sera non va già più bene. Auguri!!!!

  8. Scritto da armando

    Insomma, mi par di capire (capire ???) queste elezioni sono un accozzaglia, di uomini scarsi e persone che guardano solo i loro interessi ) ma agli Italiani ci pensa nessuno ??? PER FAVORE, fateci venire la voglia di andare a votare !!!!

  9. Scritto da ST

    Non mi sembra che Cottarelli, Letta o Bonaccini siano dei pericolosi Komunisti mangia-bambini.
    E neppure Emma Bonino o Benedetto Della Vedova.
    Certo: saper di dover sopportare i nipotini di Bertinotti come Fratoianni, sarebbe stato faticoso, ma piuttosto che lasciare l’Italia in mano ad una stragrande maggioranza Lega-FdI-Berlusca, forse sarebbe stato meglio sopportarlo.

    Se la destra stravincerà, il ‘merito’ sarà anche delle contorsioni di Calenda e del ‘divismo’ di Renzi.

    E questo lo pagheremo tutti, temo 🙁

  10. Scritto da cromwell

    Il geometra auspica che “ora l’area si allarghi ad Azione di Carlo Calenda”. Con Di Maio e Tabacci ci aveva parlato un sosia. La Francesconi gli potrà dire che é arrivato col treno della ghiaia. Che figura di palta!

  11. Scritto da Nicola

    Beh se ne ha il coraggio il vice sindaco assenteista può far valere la sua posizione sul Pd anche in consiglio comunale dove dopo non essere riuscito a trattenere la sua consigliera può lamentare lo spostamento a sinistra del Pd e protestare agendo di conseguenza …

  12. Scritto da Giovanni lo scettico

    Speriamo di non dover mai sentire la frase “Eugenio stai sereno”…

  13. Scritto da mirko

    Mingo e Fusi, da Striscia la Notizia!!!
    Che razza di squallore…

  14. Scritto da Salvo

    Ma veramente pensate che che la gente vi creda ancora? Qualcuno ancora va a votare per senso del dovere, ma nessuno è così ingenuo da credere che vi interessi qualcosa dei cittadini.

  15. Scritto da antonella

    Occupati del tuo Castiglione e del suo Castello entrambi sono diventati il simbolo del degrado generato da politici e vitelloni di zona!
    Ma per piacere!!