Morrone, Marchetti e Pompignoli (Lega) tuonano contro l’assunzione di Magrini e chiedono le dimissioni di Carradori da Ausl Romagna

Nicola Magrini ex Direttore Generale dell’AIFA l’Agenzia italiana del farmaco, dal 31 gennaio 2023 ha ottenuto l’incarico quinquennale di direttore della struttura complessa U.O. Qualità e Governo Clinico nell’Asl Unica della Romagna. Il dottor Nicola Magrini non è più Direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco perché il Ministro della Salute del governo di centrodestra, Orazio Schillaci, ha deciso di applicare lo spoils system nei confronti del Direttore dell’Aifa, passando alla nomina di un uomo di sua fiducia. Fin qui nulla di male. Ma la Lega romagnola ora tuona contro l’Ausl Romagna e l’arrivo in Romagna di quello che definisce “un paracadutato” e chiede per questo le dimissioni del DG dell’Ausl Romagna Tiziano Carradori che lo ha assunto.

“L’Asl unica della Romagna soffre per i tagli alle automediche, per le file ai Pronto soccorso, per le corsie senza medici, per i debiti milionari maturati in questi anni? Tutto vero, ma è altrettanto vero che, pur in difficoltà di risorse, la sanità regionale e romagnola non lascia a spasso chi è stato silurato da prestigiose sedi romane. È il caso del dottor Nicola Magrini che dal 31 gennaio 2023 ha ottenuto l’incarico quinquennale di direttore della struttura complessa U.O. Qualità e Governo Clinico nell’Asl Unica della Romagna, dietro un compenso di oltre 146mila euro annui. Magrini non è altro che l’ex direttore generale dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) incarico che ricopriva dal 2020, con ministro della salute Roberto Speranza, e che è arrivato a scadenza il 23 gennaio. Subito i pasdaran della sinistra hanno gridato allo spoil system. Ma per una poltrona persa a Roma ce n’era un’altra già pronta in Romagna. Alla faccia di quei professionisti già in organico nell’Asl romagnola che forse da tempo aspiravano a quel ruolo. Ma si sa, ubi maior minor cessat”.  Così in una nota i consiglieri regionali Daniele Marchetti e Massimiliano Pompignoli, che hanno presentato un’interrogazione in Regione, e il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

“È in ogni caso scandaloso che in una situazione come l’attuale si proceda a una nomina che non può che essere di natura politica e in tempi così ristretti… È più che urgente un efficientamento degli apparati tecnici e amministrativi della sanità per ottimizzare le risorse. Ma è anche indispensabile che a guidare nomine e responsabilità non siano più logiche partitiche. Tiziano Carradori e l’assessore Raffaele Donini non possono far finta di nulla, anzi ci aspetteremmo che Carradori, dopo il disastro della nuova pianificazione delle automediche, la situazione degli ospedali romagnoli e questa assunzione, si dimettesse da un incarico che forse non riesce più a svolgere al meglio”.