Ravenna. La maggioranza presenta un OdG sull’Oasi Ortazzo-Ortazzino: “rafforzare i vincoli presenti allo scopo di evitare possibili manovre speculative”

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“Approfondire il caso dell’Oasi Ortazzo-Ortazzino”: è questo il titolo dell’Ordine del Giorno presentato da tutti i gruppi di maggioranza a Palazzo Merlato, firmato da Daniele Perini Capogruppo “Gruppo Lista de Pascale Sindaco”, Giancarlo Schiano Capogruppo Movimento 5 Stelle, Marco Montanari Capogruppo PD, Chiara Francesconi Capogruppo Gruppo Misto, Francesca Impellizzeri Capogruppo Ravenna Coraggiosa e Andrea Vasi Capogruppo PRI.

L’OdG parte considerando i “numerosi articoli di stampa apparsi negli ultimi giorni su varie testate giornalistiche, relativamente alla compravendita dell’area dell’Ortazzo-Ortazzino (area ravennate) in prossimità della foce del torrente Bevano”. Prende atto che “l’Ente Parco ha manifestato ufficialmente la propria volontà di esercitare il diritto di prelazione (derivante Dl. dispositivo dell’art.15, co 6 della legge 394/91) in data 09/11/2022”, che “il Comune di Ravenna o la Regione Emilia-Romagna non avrebbero potuto acquistare l’area in sostituzione dell’Ente Parco, poiché il diritto di prelazione stabilito dalla citata legge n.394/91 è ad esclusivo vantaggio dell’Ente Parco” e inoltre che “nell’area non è possibile effettuare edificazioni o altro genere di interventi o attività, poiché l’area è rigorosamente protetta come ‘Zona Ramsar, ZSC/ZPS della rete Natura 2000’, quale bene paesaggistico e parco regionale (in particolare, le norme del Piano Territoriale del Parco del Delta del Po per l’area in oggetto prevedono vincoli rigorosi)”

Detto questo, la maggioranza con il suo OdG intende impegnare il Sindaco e la Giunta a “collaborare (con le proprie risorse, disponibilità e conoscenza) con l’Ente Parco del Delta del Po onde chiarire i motivi della non applicata condizione del diritto di prelazione manifestata in forma scritta il 09/11/2022 e ad attenzionare la tematica; ad attivarsi per cercare soluzioni condivise con la Regione e l’Ente Parco affinchè l’area possa ancora entrare a far parte del patrimonio pubblico, data la posizione naturalistica e strategica nella nostra Provincia; a tutelare, anzi a rafforzare, i vincoli presenti allo scopo di evitare possibili manovre speculative, affrontando con decisione questa nuova ‘battaglia per la biodiversità.”

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Commenti

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  1. Scritto da Francesco

    Si legge da tutte le parti che è un territorio vincolato e non si può costruire, poi questi fanno Odg x rafforzare che cosa??? Se non fosse una cosa seria ci sarebbe da ridere!!!