Approvato il bilancio del Comune di Ravenna: gli interventi del segretario e dei consiglieri PD

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Nella seduta di martedì 19 dicembre il Consiglio comunale di Ravenna ha discusso e votato l’approvazione del bilancio di previsione 2024-2026. Il consigliere e segretario comunale del PD Lorenzo Margotti ha sottolineato come il Comune di Ravenna con il bilancio 2024 è in grado di dare corpo a una visione di città che dedica attenzione a tre pilastri principali: servizi sociali, investimenti in istruzione, attività culturali e promozione del turismo locale.

“Il Governo – ha detto Margotti – dopo sette anni è tornato a colpire i comuni, sottraendo 200 milioni al fondo di solidarietà comunale che è la principale entrata di derivazione statale con la quale vengono finanziati servizi sociali, l’infanzia e la disabilità. Nonostante questo siamo qui ad approvare a dicembre il bilancio 2024 con un’ampia maggioranza che ha visto 20 voti favorevoli e 6 voti contrari. Siamo contenti perché con il bilancio 2024 implementiamo gli investimenti nella rete di assistenza sociale, per esempio con il raddoppio del fondo per l’appoggio educativo scolastico degli alunni con disabilità. Siamo davanti a una situazione socioeconomica nazionale complicata che vede un progressivo aumento delle persone e delle famiglie a rischio povertà. In questo quadro l’innalzamento dei tassi d’interesse, a cui si aggiungono gli effetti dell’inflazione sui prezzi dell’energia dei beni alimentari, ha creato un ulteriore impoverimento dei redditi fissi che siano lavoratori o pensionati. Abbiamo difeso e implementato l’investimento in istruzione, biblioteche e attività culturali per favorire lo sviluppo intellettuale e creativo della nostra comunità. Il bilancio promuove il turismo locale attraverso eventi culturali, infrastrutture turistiche e iniziative che mettono in luce le risorse della città. Veniamo da un periodo che ha segnato l’economia in maniera significativa: guerra in Ucraina, crisi finanziaria, e ora la crisi mediorientale. Tutto questo ha inevitabilmente avuto un forte impatto sul porto di Ravenna considerando che il 70-80 percento delle merci viaggia via mare, perciò è importante sostenere l’iniziativa economica del porto di Ravenna, a partire dalle infrastrutture”.

“Ravenna – ha concluso Margotti – sta facendo la sua parte nella transizione energetica e per questo accogliamo con favore la petizione che verrà lanciata a sostegno della produzione di energia rinnovabile con impianti eolici e fotovoltaici offshore al largo dalle coste di fronte a Ravenna con il progetto Agnes”.

“Il bilancio del Comune – ha aggiunto il capogruppo del PD Marco Montanari – si confronta con il tempo difficile che stiamo vivendo, ma le finalità rimangono quelle di mantenere i servizi a tutela delle fasce deboli, tenendo conto dell’aumento delle diseguaglianze sociali. Le politiche oculate che si sono succedute negli anni consentono oggi di non cancellare nessuno degli interventi previsti dal PNRR nonostante una compartecipazione comunale che nel tempo è aumentata rispetto alle originarie previsioni. A Ravenna c’è la volontà politica di reperire ogni finanziamento pubblico, europeo, statale e regionale. il futuro che vogliamo costruire è quello di una citta che rinnova, che rinforza la mobilità sostenibile e la transizione energetica.”

L’intervento di Fiorenza Campidelli si è concentrato sul welfare. “L’anno che si sta per concludere – ha detto la consigliera Campidelli – è stato caratterizzato da notevoli difficoltà. Dopo il Covid ci siamo trovati ad affrontare l’alluvione, la tromba d’aria, lo sforzo per accogliere chi fuggiva dalla guerra in Ucraina, l’accoglienza delle navi con migranti e le pesanti conseguenze lasciate dalla pandemia. Le difficoltà economiche dovute al caro energia, l’inflazione che pesa sui consumi , il prezzo della benzina e del gasolio che grava sul trasporto pubblico , il gravissimo problema della casa, del costo degli affitti, incombono pesantemente sulle famiglie ravennati. Il reddito di cittadinanza ,pur con tutte le correzioni che sarebbero state necessarie , ha dato una risposta a tante famiglie. Ora, l’eliminazione di questo contributo creerà ancora più difficolta ,visto che la cosiddetta ‘carta di inclusione’ è soggetta a una procedura troppo contorta e difficoltosa, senza che ci sia una campagna informativa dal ministero del lavoro né un decreto attuativo. Cosi è molto grave la riduzione degli interventi statali a supporto degli affitti e più in generale del welfare, che produce forti tensioni sui servizi sociali. Il Governo ha tagliato i fondi per la non autosufficienza ,che già erano scarsi e, in questo quadro cosi preoccupante, il Comune sta faticando a garantire il livello dei servizi sociali con propri finanziamenti e fondi regionali. Sono previsti 11.800.000 euro destinati ai servizi sociali, contrasto alla povertà, interventi sulla disabilità e servizi territoriali. L’obiettivo resta quello di rafforzare il sistema di welfare universale, equo, partecipato, radicato nel territorio. investire sull’accoglienza, l’ascolto e la capacità di risposta ai bisogni delle persone e famiglie che hanno visto peggiorare la loro situazione economica e sociale, nonché sul mantenimento e sviluppo proattivo del livello di salute e benessere sociale di persone e famiglie residenti in città”.

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Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    A proposito, quant’è l’incasso delle multe?