Castel Bolognese post alluvione: il PD si muove per affrettare la ricostruzione del territorio, il ripristino dei beni pubblici e i ristori ai cittadini

 La segretaria Orsani: “Molti cittadini ancora non riescono a dormire sereni”. In caso di rielezione Della Godenza non avrà più a fianco la vicesindaca Ricci Maccarini e l’assessore Minzoni.

Gli abitanti di Castel Bolognese chiedono con forza che le due alluvioni dello scorso maggio restino un brutto ricordo e che tutta la città sia messa in sicurezza contro questi fenomeni: se ne fa interprete il Partito Democratico che è alla guida del Comune assieme ad altre forze di centrosinistra anche in vista delle elezioni amministrative di sabato 8 e di domenica 9 giugno.

Una conferenza stampa per affrontare il tema della sicurezza idraulica a Castel Bolognese è stata l’occasione per sapere che, dopo lunga militanza, la vicesindaca Ester Ricci Maccarini e l’assessore Gaspare Minzoni non faranno più parte di una seconda compagine guidata da Luca Della Godenza nel caso in cui venga rieletto e che si stanno intensificando i colloqui col Movimento 5 Stelle per il suo ingresso in un “campo largo” castellano sul modello della vicina Faenza.

La segretaria comunale del PD Barbara Orsani, assieme a Della Godenza e a Minzoni, ha evidenziato come il partito si stia impegnando perché l’abitato urbano assieme alle frazioni Biancanigo, Borello, Campiano, Casalecchio, Pace e Serra non debbano più affrontare situazioni di crisi meteorologica e ambientale come vogliono i 9.500 residenti nel territorio comunale, lavorando affinché nella prossima legislatura possa proseguire il dialogo costruttivo con le forze di minoranza in Consiglio Comunale per il bene dei castellani.

“Lunedì scorso è stata firmata la Convenzione Quadro tra il Commissario e la Sogesid, la società che entro il prossimo 30 giugno, data di conclusione del mandato commissariale, dovrà produrre la progettazione necessaria – ha esordito Gaspare Minzoni, assessore con deleghe a lavori pubblici, manutenzione, viabilità, Polizia Locale, tutela ambientale -, dove adesso sappiamo soltanto quanto la Regione Emilia-Romagna ha prodotto in maniera preliminare su questo argomento, ossia studi di massima preliminari. Sarà compito della Sogesid realizzarli affinché la struttura commissariale possa intervenire”.

Sogesid S.p.A., è la società di ingegneria “in house providing” del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per la realizzazione delle attività di ricostruzione sul territorio. In particolare, Sogesid supporterà la Struttura creata dal Commissario Straordinario alla ricostruzione, generale Francesco Paolo Figliuolo per l’intero ciclo di realizzazione degli interventi, portando avanti funzioni di progettazione, affidamento ed esecuzione dei lavori attraverso attività di carattere tecnico-specialistico, ingegneristico, amministrativo e legale. Sogesid si occuperà inoltre di disegnare un piano d’azione fissando le priorità d’intervento ed elaborando inizialmente il cronoprogramma, mettendo a disposizione un gruppo di lavoro dedicato, in modo da coordinare tutti i processi di attuazione e avanzamento degli interventi ed il rispetto delle tempistiche, operativo direttamente sul territorio.

LA SICUREZZA IDRAULICA

“Dobbiamo focalizzare l’attenzione soprattutto su tre punti – ha detto Barbara Orsani -: la sicurezza, perché va detto che molti cittadini ancora non riescono a dormire sereni, i ristori alle aziende e alle famiglie, la ricostruzione di tutte le aree pubbliche colpite. Il PD castellano vuole dare voce a queste tematiche. E bisogna fare presto affinché ci siano le risposte”.

Dopo i lavori di pulizia dell’alveo del torrente Senio, di ripristino dell’officiosità idraulica e di ricostruzione dei rilevati arginali, compreso il nuovo rilevato sopra alla diga steccaia a Tebano ma nel territorio comunale di Castel Bolognese, che stanno volgendo al termine, per il PD “occorre accelerare con il piano della ricostruzione che consegni alla comunità il progetto per una messa in sicurezza migliore rispetto a quella precedente il 2 maggio 2023”.

“Tanti lavori sono stati fatti e sono ben visibili – ha commentato Della Godenza -: l’argine nuovo sopra a Tebano, la pulizia del Senio, il rinforzo dell’arginatura, ma sappiamo che questi lavori servono per ripristinare uno stato precedente al duplice evento alluvionale. La cosa che ancora manca ed è la prima sollecitazione che vogliamo lanciare è quella della consegna del piano della ricostruzione e di messa in sicurezza del torrente nella sua interezza, cioè da Palazzuolo alla foce. Al piano stanno lavorando la Struttura Commissariale e l’Autorità di Bacino, ai quali chiediamo che questo piano venga realizzato e consegnato il più presto possibile, verosimilmente entro marzo. Dal prossimo giugno infatti è necessario che partano i lavori di consolidamento ulteriore delle arginature, elevando il rango delle arginature a valle della Via Emilia come quelli a monte. L’obiettivo infatti deve essere quello di evitare ogni tipo di rottura delle arginature in sinistra idraulica derivanti da rotture o da sormonto.

A questo occorre affiancare la progettualità che identifichi aree allagabili, invasi e cassa di espansione. Questa progettualità – ha sottolineato il sindaco – deve essere condivisa con l’amministrazione comunale, con le attività agricole e con la popolazione quanto prima per entrare nel merito delle scelte che dovranno essere compiute”.

I RISTORI AI CITTADINI E ALLE IMPRESE

A Castel Bolognese sono stati colpiti oltre 250 ettari di terreno agricolo coltivato, circa 150 tra attività commerciali ed artigianali, 1.380 famiglie hanno richiesto il Contributo di Immediato Sostegno (CIS) e 178 il Contributo per l’Autonoma Sistemazione (CAS).

L’evento atmosferico di maggio ha colpito la cittadina per circa il 70% del centro residenziale. Sono stati eseguiti in somma urgenza oltre 900 interventi di rimozione dei fanghi eseguiti su committenza del Comune.

“Sul problema dei ristori e dell’utilizzo della piattaforma regionale Sfinge sono arrivate ben poche risposte ai tanti temi in essere e posti in gran parte giovedì scorso al Cinema Teatro “Sarti” di Faenza durante un incontro fra alcuni componenti della Struttura dipendente dal generale Figliuolo con i tecnici comunali e regionali, rappresentanti dei Comitati degli Alluvionati della Romagna e cittadini – ha evidenziato il primo cittadino -. Qui il PD castellano pone il punto dell’ascolto, del dialogo e della ricerca di soluzioni al di fuori di ogni polemica”.

“I problemi legati alla redazione delle perizie in particolare rendono necessario l’impegno comune per un dialogo con gli ordini professionali (architetti, ingegneri, geometri) e con la struttura commissariale per accelerare le pratiche di ristoro – ha detto la segretaria comunale del PD -. Chiediamo con forza che i beni mobili siano compresi nei ristori, sapendo che si cerca di portare avanti il discorso di rimborsi forfettari, e che le istanze dei territori colpiti siano recepite. La difficoltà di centinaia di famiglie ed imprese è reale e la tocchiamo con mano ogni giorno parlando e dialogando con le concittadine ed i concittadini. Occorre sui ristori garantire il 100 per cento degli indennizzi promessi dalla Presidente del Consiglio. Su questo il Partito Democratico di Castel Bolognese si impegnerà nell’organizzazione di iniziative volte a tenere alta l’attenzione sul tema ristori e difficoltà di presentazione delle domande”.

LA RICOSTRUZIONE DEI BENI PUBBLICI

Le alluvioni hanno devastato il patrimonio pubblico: 4 scuole su 5, il palazzo comunale, la Biblioteca, il Teatrino del Vecchio Mercato (unica sala pubblica che non sarà riapribile come teatro in quanto del tutto sotterraneo), gli archivi (compresa gran parte dell’archivio comunale), il Cinema Moderno (riaperto), i parchi e molti altri spazi pubblici sono stati invasi da acqua e fango e necessitano di un intervento profondo di ricostruzione. I danni al patrimonio pubblico sono nell’ordine di 20 milioni di euro. Al momento sono stati riconosciuti i fondi della somma urgenza e delle urgenze legate alla viabilità. Il Comune è in attesa dei piani speciali di ricostruzione e di formulare la ricognizione formale della ricostruzione.
“Nei prossimi mesi, oltre alla richiesta di detti fondi per la ricostruzione – ha anticipato Luca Della Godenza -, ci impegneremo per chiedere alla Struttura Commissariale anche le adeguate risorse di personale per garantire una ricostruzione pubblica adeguata alle necessità dell’ente”.

VERSO LE ELEZIONI

“Mi aspetto che ci sia un dibattito franco con coloro che saranno i nostri avversari politici in modo che insieme si dia priorità alle tematiche del dopo alluvione – ha affermato la segretaria Orsani -. Mi aspetto di confrontarmi con un centrodestra che ci porti a migliorarci tutti in una campagna elettorale bella. Comunque il Consiglio Comunale è sempre stato unito di fronte a questi problemi”.

Al momento non ci sono segnali da quella che potrà essere la parte avversa al centrosinistra che sarà guidato dal ri-candidato sindaco Della Godenza con in testa il PD affiancato dalle forze di sinistra e probabilmente dal MoVimento 5 Stelle, che ha in corso valutazioni a carattere provinciale. Per i Comuni come Castel Bolognese, con meno di 15.000 abitanti presentarsi col proprio simbolo significherebbe porsi come “terzo incomodo” mettendo in corsa un candidato sindaco. In caso di accordo con la lista “Democratici per Castello” riconfermata dallo stesso Della Godenza, avrebbe un posto sicuro in Giunta un assessore del M5s, qualora il “campo largo” riuscisse a prevalere. Intanto Gaspare “Dumas” Minzoni ha annunciato che anche in caso di grande successo elettorale non farà più parte della Giunta e con lui l’attuale vicesindaca Ester Ricci Maccarini (con deleghe a politiche sanitarie e sociali, politiche per la famiglia, politiche abitative e rapporti con Acer, integrazione sociale, pace, legalità, senso civico, servizi demografici). “Sono tanti anni che ci impegniamo nelle Amministrazioni – ha detto Minzoni, ribadendo il sostegno a Della Godenza e al PD -: è giusto fare spazio a forze fresche, e poi noi… abbiamo già dato”.

In una Giunta a cinque, sindaco compreso, per il centrosinistra di governo resterebbero disponibili gli altri due assessori: Linda Caroli e Luca Selvatici.

Nell’area del centrodestra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia stanno non tanto cercando un accordo di fondo, che già c’è da tempo, quanto di aggregare una lista civica da sostenere con alla guida un castellano o una castellana che abbia una certa notorietà e autorevolezza.