Il centrodestra cambia look e candida Vincenzo Minardi a sindaco. Archiviata “Prima Castello – Civicamente Castellani” ecco “CambiAMO Castello”

A volte ritornano… E’ il caso di Vincenzo Minardi, semplicemente Enzo per quanti lo conoscono, da oggi venerdì 8 marzo ufficialmente candidato sindaco della lista civica di centrodestra che alle elezioni amministrative comunali di sabato 8 e domenica 9 giugno sfiderà il primo cittadino uscente Luca Della Godenza per governare la città fino alla primavera 2029 al posto del centrosinistra a guida Pd.

LA COMPAGINE DI CENTRODESTRA

Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia avevano da tempo un accordo di fondo per aggregare una lista civica da sostenere con alla guida un castellano o una castellana che avesse una certa notorietà e autorevolezza: alla fine è prevalso l’orientamento di puntare sull’esperienza ed il 67enne Enzo Minardi risponde a queste caratteristiche. Per una quarantina d’anni è stato dipendente della Cerdomus occupandosi in particolare del settore sicurezza interna ed è stato anche sindacalista della Uil; da cinque è in pensione e si mette a disposizione anzitutto di Forza Italia, della quale è coordinatore comunale, di conseguenza del centrodestra che a Castel Bolognese significa anche Fratelli d’Italia, Lega e “Area Liberale”, lista di stampo locale sorta a Faenza da una scissione postelettorale dal Carroccio per volontà del consigliere manfredo, già candidato sindaco nel 2015, Gabriele Padovani, che si sta espandendo verso Lugo ed Alfonsine.

GLI ULTIMI 15 ANNI

Il primo tentativo di Minardi fu alle elezioni del 6 e 7 giugno 2009, quando a candidarlo sindaco furono Lega, Unione di Centro e il Popolo della Libertà (la fusione berlusconiana tra Forza Italia, Alleanza Nazionale, Nuovo Partito Socialista, Democrazia Cristiana ed altri raggruppamenti d’area centrista). Vinsero i “Democratici per Castello” con Daniele Bambi, e Minardi non rimase nel Consiglio comunale. Cinque anni dopo, la consultazione di domenica 25 maggio 2014 vide Minardi candidato sindaco della lista civica “Cambiamo insieme Castel Bolognese” che fondeva un’anima centrista con una squisitamente di sinistra ben rappresentata dall’attivo Lucio Borghesi, in chiara contrapposizione con “Prima Castello” che di fatto significava “Lega”: una spaccatura per certi versi “sanguinosa” nel centrodestra che agevolò il successo dei “Democratici per Castello” del sindaco Daniele Maluzzi e del vicesindaco Luca Della Godenza. Minardi e Borghesi rimasero in Consiglio. Alle elezioni dI domenica 26 maggio 2019 vinte da “Democratici per Castello” con Della Godenza, si presentò il MoVimento 5 Stelle con l’attuale consigliera Loretta Frassineti mentre il centrodestra ripropose “Prima Castello-Civicamente Castellani” ancora una volta di stampo leghista con candidato Jacopo Berti, poi ritiratosi dalla politica, mentre Minardi rimase alla finestra distaccandosi dalla campagna elettorale.

Castel Bolognese CambiAMO Castello

Gabriele Padovani, Vincenzo Minardi, Fabrizio Dore, Alberto Ferrero, Roberta Conti.

CAMBIAMO CASTELLO

Questa mattina al Cinema Moderno Enzo Minardi ha annunciato in prima persona la sua candidatura a sindaco alla guida della lista civica “CambiAMO Castello” che chiaramente ricalca il tentativo del 2014, ma senza variazioni di percorso al di fuori del centrodestra “classico”. A testimoniare il sostegno a Minardi erano presenti Alberto Ferrero (segretario provinciale di Fratelli d’Italia), Roberta Conti (consigliera e segretaria faentina della Lega in rappresentanza del deputato Jacopo Morrone, segretario del Carroccio per la Romagna), Gabriele Padovani (fondatore nel 2022 di “Area Liberale”), Fabrizio Dore (coordinatore provinciale di Forza Italia) e Bruno Fantinelli (responsabile regionale di Forza Italia dei rapporti con gli alleati).
Nel pomeriggio di lunedì 10 giugno, al termine dello spoglio delle schede, Castel Bolognese avrà il suo nuovo sindaco e il suo nuovo Consiglio comunale: non ci sarà ballottaggio, essendo un Comune con meno di 15.000 abitanti. I circa 9.500 residenti dell’abitato urbano e delle frazioni Biancanigo, Borello, Campiano, Casalecchio, Pace e Serra sapranno se continueranno con Luca Della Godenza e il centrosinistra oppure se cambieranno rotta con Enzo Minardi.

CambiAMO Castello logo

Il logo di CambiAMO Castello.

“Non sono giovane, faccio politica da anni e mi presento perché la nostra città ha bisogno di un cambiamento che sia guidato dall’esperienza perché è il momento di conoscere bene la macchina amministrativa e di non perdere tempo – ha esordito il candidato del centrodestra -. Mi sono ‘riposato’ per cinque anni pur essendo sempre stato il coordinatore di Forza Italia e ho ritenuto che fosse necessario rimettermi in gioco per il bene di Castello. Il simbolo della nostra lista rappresenta le vecchie mura della città che danno un senso di protezione: quella protezione che i cittadini chiedono, perché con questa amministrazione di centrosinistra non si sentono protetti, in nessuna maniera. Una dimostrazione è stata l’alluvione di maggio, contro la quale Regione, Province e Comuni non hanno saputo mettere in atto quelle misure preventive necessarie, con lavori programmati e finanziati che non sono stati fatti e che avrebbero assicurato protezione al territorio. Hanno sottovalutato tutto e il risultato disastroso si è visto: i cittadini non dimenticheranno”.

Come dire che il centrosinistra di governo è… avvisato.
E’ un’elezione anomala – ha proseguito Minardi -, perché qui si parla veramente di persone che hanno perso tutto quello che avevano e pensavano di essere al sicuro. Qualcuno deve prendersi la responsabilità di questo. E’ il momento del ‘fare’. Dopo le elezioni, che vinceremo, partiremo subito: siamo già pronti a concretizzare.

Nel giorno della Festa della Donna Enzo Minardi fa sapere che il programma elettorale e la composizione della lista “CambiAMO Castello” verranno comunicati più avanti.
Non abbiamo bisogno di stare attenti alle ‘quote rosa’, perché ci sarà una prevalenza di donne nella lista e nella giunta, dove avremo persone capaci e pronte a realizzare il nostro programma – ha affermato il candidato del centrodestra -. La nostra lista vuole una pubblica amministrazione che tolga dal centro l’apparato politico burocratico e rimetta al primo posto le persone, le famiglie, le associazioni e le imprese. La definizione delle leggi, delle normative, dei servizi in generale deve partire dai bisogni e dalle esigenze di questi soggetti e non dalle logiche e dagli interessi della classe politico burocratica.

Minardi promette attenzione alle famiglie ed ai loro redditi.
I giovani incontrano gravi difficoltà a costituire una famiglia, gli anziani non autosufficienti potrebbero essere meglio assistiti in famiglia, il trattamento fiscale delle famiglie è addirittura penalizzante.

E’ quindi necessario che la nostra Amministrazione comunale operi al fine di adottare misure di defiscalizzazione per le famiglie monoreddito e numerose e per quei nuclei familiari che si fanno volontariamente carico di membri socialmente deboli: diversamente abili e anziani.

Riconoscendoci in queste linee guida e promuovendo queste proposte desideriamo confrontarci per dare sempre più potere alla libertà e togliere libertà al potere.

A Castel Bolognese verrà realizzata la variante alla Via Emilia che sgraverà il centro storico dal traffico pesante, ma Enzo Minardi sottolinea alcune problematiche.
Problemi legati alla viabilità che ancora non sono stati risolti se non parzialmente con la recente realizzazione della rotatoria sulla via Emilia nell’intersezione con la strada provinciale Casolana per Riolo Terme. Problemi che troveranno risposta solo a fine 2026 con la realizzazione della circonvallazione che lascerà ferite aperte sui terreni agricoli interessati e sulla cui realizzazione vigileremo costantemente per evitare ulteriori danni alle unità agricole e per quanto possibile limitare quelli in essere. Ci sono problemi legati alla rivitalizzazione del centro storico attraverso sostegni ed aiuto alle attività commerciali. Sostegno alle imprese e al mondo agricolo, alla sanità locale che vede sempre più impoverire l’offerta di servizi al cittadino e l’allungamento delle liste di attesa.

La segretaria comunale del Pd Barbara Orsani ci aveva detto di attendere “di confrontarmi con un centrodestra che ci porti a migliorarci tutti in una campagna elettorale bella. Comunque il Consiglio Comunale è sempre stato unito di fronte a problemi come l’alluvione”.
La mia vita personale e professionale mi rappresenta e parla per me: con le parole non voglio e non devo convincere nessuno – ha concluso Minardi -. Con la gente continuerò ad interfacciarmi come ho sempre fatto, prima con l’ascolto e poi con l’impegno nel risolvere i problemi che, di volta in volta, mi verranno sottoposti.