A Castel Bolognese Luca Della Godenza ha presentato i candidati della lista di centrosinistra “Democratici per Castello”

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Concetti chiari, esposizione inappuntabile, nessuna promessa mirabolante ma linee guida per progettare la Castel Bolognese dei prossimi 5 anni. Luca Della Godenza, sindaco uscente e candidato da “Democratici per Castello” ad un secondo mandato, ha rinunciato ad ogni fronzolo presentandosi da solo sul palco del Cinema Teatro “Moderno” dove c’erano esclusivamente il leggio e l’asta del microfono per presentare il programma del centrosinistra e i candidati consiglieri comunali in vista della consultazione amministrativa di sabato 8 e domenica 9 giugno: nessuna musica, nessun video, nessun manifesto o locandina, esclusivamente lo schermo candido della rinata sala cinematografica, per una platea di elettori che ha seguito con attenzione i 52 minuti dell’evento con solo pochi smartphone accesi (ma per i controlli di routine) ed uno solo che ha osato squillare.

Della Godenza ha parlato per 37 minuti davanti ai presenti, tenuti in un buio “cinematografico”, sudando non poco a causa dei potenti riflettori che lo illuminavano. La sala e l’essenzialità dell’evento ben guidato dal primo cittadino ricandidato si sono rivelate nel complesso una lezione di come si dovrebbe fare politica nelle piccole comunità come quella castellana: una lezione di sobrietà in queste elezioni locali per tutte le parti contendenti, troppo prese da modelli metropolitani indirizzati all’apparire.

LE ALLEANZE E I RIVALI

“Democratici per Castello” sarà realtà venerdì prossimo quando verrà depositata all’Ufficio Elettorale con la mole dei necessari documenti allegati: rispetto al 2019 a sostenere il candidato sindaco Della Godenza (Pd) saranno, oltre al Partito Democratico, ai Verdi, a Sinistra Italiana, Azione, Italia Viva e il MoVimento 5 Stelle, che entra nella realtà di centrosinistra rinunciando a presentarsi in solitaria.
A contendere la guida della cittadina attraversata dalla Via Emilia sarà esclusivamente il centrodestra compatto di “CambiAMO Castello” dove il candidato sindaco è Vincenzo Minardi, esponente di Forza Italia a suo tempo candidato primo cittadino e buon conoscitore della macchina comunale: a garantirgli supporto sono, oltre al suo partito, Fratelli d’Italia, Lega e Area Liberale, lista civica nata a Faenza ad opera di Gabriele Padovani, eletto nel 2020 nelle file del Carroccio.

IL PARTERRE

A dare il battesimo alla lista “Democratici per Castello” sono stati nella serata di lunedì 6 maggio tutti i componenti dell’attuale Giunta, compresi la vice sindaca Ester Ricci Maccarini e l’assessore Gaspare “Dumas” Minzoni che da tempo hanno annunciato di non voler fare parte né del Consiglio né della Giunta, e quasi tutti i consiglieri comunali uscenti, alcuni dei quali ricandidati, oltre a Giovanni Morini (ex assessore delle Giunte Bambi e Meluzzi). In sala hanno fatto presenza attenta Federica Malavolti (Pd, sindaca di Riolo Terme in carica dal giugno 2022), Manuela Rontini (consigliera regionale faentina del Pd) e Maria Diletta Beltrami (candidata sindaca a Solarolo della lista di centrosinistra “Uniti per Solarolo”, la quale dovrà vedersela contro la lista civica promossa da Elisabetta Vignando, sostenuta da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega).

luca della godenza

IL DOPO ALLUVIONE E LA RINASCITA

Della Godenza, in abito blu e camicia bianca senza cravatta, ha esordito non nascondendo l’emozione di trovarsi sul palco del “Moderno”, dove “21 anni fa ho parlato per la prima volta in pubblico nello spettacolo “Il piccolo principe” dei ragazzi di terza media dove interpretavo l’aviatore”.
Nel suo discorso il sindaco è partito dall’argomento dai due eventi alluvionali del 2023, “che hanno sconvolto le nostre vite”. “Per il post alluvione ricordo le nostre proposte: la messa in sicurezza dei corsi d’acqua, i rimborsi alle persone alluvionate, la ripresa del patrimonio pubblico. Dal giorno seguente l’alluvione abbiamo detto che il torrente Senio deve portare giù l’acqua e non ansie e paure. Quindi per ciascuno di noi, sindaco, Comune, Regione ed altri Enti fino ad arrivare al Commissario dobbiamo lavorare per garantire la sicurezza idraulica dei nostri territori – ha affermato Luca Della Godenza -: gli argini non devono più rompersi e quelli di Castel Bolognese devono essere considerati ‘argini di rango’, pertanto ricostruiti con le migliori tecnologie. In più chiediamo che si venga ad investire sulle casse di espansione: non solo quelle del Senio ma anche quelle che portino più acqua possibile per usi agricoli in caso non remoto di periodi siccitosi. Chiediamo inoltre che con agricoltori e residenti si costruisca un percorso che porti alla definizione delle aree allagabili. Il grande obiettivo è che nessun castellano debba mai vedersi costretto a lasciare la propria casa, vivendoci in sicurezza e serenità”.

Il sindaco ha toccato poi il delicato tema dei ristori ai privati. “Qualcosa non ha funzionato visto che cittadini e attività che hanno avuto rimborsi sono così pochi. A Castello abbiamo 150 attività rimaste alluvionate e che sono ripartite ma che non hanno visto dallo Stato alcun euro. Continueremo a chiedere che vengano dati i giusti rimborsi. Per quanto riguarda il patrimonio pubblico – ha proseguito il sindaco -, sono rimasti alluvionati il municipio, quattro scuole su cinque, il Teatrino del Vecchio Mercato. Dovremo chiedere al Commissario che si intervenga per restituire a Castello i suoi spazi per la comunità. Nei prossimi cinque anni vorremmo lavorare per costruire una scuola nuova con annessa una palestra che ci consenta di superare il problema degli spazi scolastici e che ci permetta di riunire in un unico plesso elementare le “Ginnasi” e le “Bassi”. Con questo vorremmo realizzare un teatro auditorium nuovo per le nuove generazioni. Vorremmo anche dare una nuova sede alla Protezione Civile e dare una riqualificazione generale del centro storico, che ha sofferto molto l’alluvione. In sintesi vogliamo anche risolvere i problemi cronici che attanagliano Castello e per questo ci prendiamo un forte impegno”.

LE GRANDI OPERE

Il “numero uno” del centrosinistra castellano ha rivendicato per il mandato che volge al termine il merito di vedere la partenza concreta di quattro grandi opere come la circonvallazione, “che prelude al rilancio del centro storico, dove vogliamo riportare attività commerciali e artigianali”, come il casello Castel Bolognese-Solarolo dell’autostrada A14 “Adriatica” la cui apertura è prevista tra il 2026 e il 2027.
“Col nuovo strumento urbanistico andremo a inserire del consumo di suolo se servirà ad avere aziende produttive e non di logistica che porterebbero solo traffico di mezzi pesanti e pochi posti di lavoro”.
Della Godenza ha evidenziato la realizzazione del nuovo potabilizzatore che risolverà il problema dell’approvvigionamento idrico filtrando le acque dei bacini superficiali “Bubano” e “Mordano” e del Canale Emiliano-Romagnolo, aggiungendo in caso di bisogno quelle attualmente prelevate dai pozzi. “Avremo nelle case acqua meno ‘dura’ – ha detto il sindaco -: si avranno meno problemi a lavatrici, lavastoviglie, caldaie e rubinetti; passeremo da un’acqua che ha 60 gradi a un’acqua che avrà 20-22 gradi francesi”. Ha poi aggiunto che il rifacimento dell’illuminazione pubblica con corpi a led è imminente, essendo in dirittura d’arrivo l’assegnazione dei lavori in seguito alla gara d’appalto, cosa che permetterà un risparmio di energia dell’ordine del 60 per cento.

LE PERSONE E LA CULTURA

Della Godenza ha confermato che nei prossimi mesi arriverà a Castel Bolognese il Centro di Assistenza Urgenza (Cau) dell’Azienda Unità Sanitaria della Romagna che troverà spazio nei locali dell’ex ospedale in Viale Roma. “Ci darà la possibilità la gamma dei servizi sanitari per i nostri concittadini. E’ una grande opportunità per avere in quell’edificio una sorta di centro per i servizi alla persona, realizzando tutto quello che è lo ’sportello di continuità’ voluto da tanti castellani che consenta la presa in carico della persona e dei suoi problemi”. Il sindaco si è impegnato, se rieletto a riaprire il centro sociale a beneficio della popolazione anziana, mentre in tema di sicurezza ha ricordato che a breve inizieranno i lavori per riqualificare la caserma dei Carabinieri in modo che il Comune possa chiedere l’aumento dell’organico fino a 12 militari: durante i lavori l’ufficio dell’Arma si trasferirà al piano terra del municipio. Ha infine ribadito l’attenzione della sua Amministrazione ai temi dell’agricoltura e della cultura. “Vogliamo cogliere l’occasione della realizzazione di un nuovo teatro/auditorium per superare il nostro grande limite, quello degli spazi. Sarebbe bello potere collocare il museo ed avere un centro culturale polivalente nei locali del plesso “Bassi” una volta realizzata la nuova scuola. Infine vogliamo prenderci l’impegno di candidare Castel Bolognese ad essere la Capitale Italiana del Libro 2025 per avere un accesso importante a fondi che ci consentano di ripartire con la biblioteca”.

I 12 CANDIDATI CONSIGLIERI COMUNALI DI “DEMOCRATICI PER CASTELLO”

Christian Bertoni (46 anni): “Abitavo a Castel Bolognese fino al 2013; attualmente vivo a Riolo Terme, dove ho un’azienda agricola con agriturismo (“La querciola”: ndr) posta tra le colline di Castello e Riolo: quindi ho ancora un piede su Castel Bolognese. Quando Luca mi ha proposto di far parte della sua squadra mi ha fatto molto piacere ed ho accettato per potere dare un contributo nel limite del possibile, per quello che posso, al paese dove sono nato”.

Linda Caroli (consigliera comunale uscente, assessora uscente con deleghe a Servizi Educativi e per l’Infanzia, Istruzione, Formazione, Pari Opportunità, Semplificazione, Gemellaggi, Politiche Europee): “Ho 32 anni e vivo a Castel Bolognese da quando sono nata; sono docente di Lettere nella Scuola Secondaria e l’insegnamento nella scuola pubblica è un sogno che perseguo fin da quando ero bambina. Infatti la mia formazione personale, i miei interessi hanno sempre gravitato attorno all’ambito dell’educazione, dell’istruzione e dei diritti negati alle donne. Ho deciso di candidarmi perché credo fortemente nelle potenzialità del mio paese; credo nella possibilità di fare squadra ed operare per affrontare le sfide che ci attendono. Sono stati anni molto duri e difficili per la nostra comunità e questo è il tempo della ricostruzione, non solo di edifici ma anche di servizi che possano rispondere a necessità emergenti di questo nuovo tempo ed è anche il tempo di cura della comunità di quel senso d’appartenenza che da sempre caratterizza Castel Bolognese”.

Iris Gavagni Trombetta (68 anni): “Vivo a Castel Bolognese da più di 30 anni e qualcuno mi avrà conosciuta quando facevo il Segretario Comunale; forse qualcuno si ricorda di me adesso come referente dell’Emporio Solidale. Ho partecipato ai tavoli di lavoro per la predisposizione del programma e ci credo, quindi il motivo per cui propongo la mai candidatura è che penso che si possa realizzare e possa essere davvero importante per la collettività”.

Alessandra Gatti: “Ho 36 anni, sono mamma di due bimbi di 8 e 3 anni e sono dottore commercialista libera professionista con studio a Faenza. Quando Luca mi ha fatto questa proposta è stato molto interessante, perché ho pensato, siccome sono nata e cresciuta qui  e spero che sia anche il futuro dei miei figli, di fare qualcosa per questo paese, soprattutto tutti insieme”.

Sirin Ghribi (consigliera comunale uscente): “Ho 26 anni, laureata in management dell’Economia sociale, attualmente sono impiegata in un’azienda metalmeccanica di Castello. Mi ricandido in quanto credo in Castel Bolognese, credo nelle potenzialità di questo paese e in questi cinque anni sono stati fatti davvero tanti lavori per la ricostruzione. Penso che tutti insieme possiamo andare avanti e migliorarci”.

Giuseppe Magrini: “Ho 64 anni, sono laureato in Economia e Commercio, lavoro nella Banca di Credito Cooperativo locale, sono nato con la passione della politica, sono di formazione cattolica-democratica, ho già avuto esperienze amministrative in questo Comune. Dopo una pausa di dieci anni, ho accolto con gioia l’invito di mettermi di nuovo a disposizione per continuare l’opera di buon governo della nostra Castello”.

Lorenzo Mongardi (44 anni) “Sono il papà di tre bimbi meravigliosi, lavoro a Faenza in un’azienda che si occupa di informatica. Sono convinto che Luca e il suo gruppo abbiano fatto un ottimo lavoro in questi cinque anni che non sono stati semplici e credo che i prossimi cinque saranno un po’ una svolta di cui mi piacerebbe essere parte attiva con il contributo delle mie professionalità e serietà”.

Riccardo Monte: “Nel 2024 compirò 31 anni, abito da sempre a Castel Bolognese, lavoro con mio padre Bruno nella Tabaccheria del Borgo. Ho due grandi passioni: la Storia e il Genere Umano, sono un grande fan degli esseri umani, il che mi ha portato negli anni a cercare di creare diverse situazioni di socialità. Una di queste è il Circolo Arci “Biancanigo” di cui sono presidente e come gruppo quest’anno assieme ad altri giovani gestiremo il Carro di Pentecoste di Biancanigo. Sono tra coloro che sono andati a formare il gruppo di Protezione Civile di Castel Bolognese”.

Barbara Orsani (segretaria comunale del Pd, consigliera comunale uscente): “Ho 50 anni, sono una socia-lavoratrice della Cooperativa “In Cammino”, coordino il progetto teatrabile che vede 40 attori protagonisti dell’Unione della Romagna Faentina con disabilità. Ho accettato l’invito di Luca a ricandidarmi, perché voglio continuare a dare il mio contributo alla crescita e al benessere della nostra amata Castel Bolognese”.

Luca Selvatici (consigliere comunale uscente, assessore comunale uscente con deleghe ad Attività e Beni Culturali, Turismo, Associazionismo, Informazione, Comunicazione, Trasparenza): “Ho 45 anni e mezzo, sono un redattore tecnico ingegnere meccanico. Grazie a Luca sono entrato cinque anni fa in questa avventura che mi ha sconvolto positivamente, nella squadra di Luca ho avuto modo di sentirmi contento e orgoglioso per quanto abbiamo potuto fare per il paese e mi accorgo che c’è ancora molto da fare”.

Elena Talenti: “Ho 20 anni, sono una studentessa universitaria al secondo anno di Economia e Commercio all’Università di Bologna e volontaria della Croce Rossa Italiana dal 2018. Nonostante la mia giovane età ho accettato l’invito di Luca a candidarmi per potere dare un contributo al mio paese rappresentando la voce dei giovani”.

Selene Tondini: “Ho 31 anni, sono una dottoranda all’Università di Bologna dove studio Sociologia in particolare come le persone stanno reagendo a cambiamenti climatici. Sono attivista e volontaria in tante associazioni a Castello. La mia prima passione è l’ambiente, lottare contro i cambiamenti climatici; la seconda è la partecipazione”.

IL RI-CANDIDATO SINDACO

Luca Della Godenza è nato a Faenza il 24 agosto 1989 e da sempre vive a Castel Bolognese; è sposato dal 10 giugno 2023 con l’architetta Maria Tampieri, sua coetanea. Ha conseguito il diploma di perito meccanico all’Istituto Tecnico Industriale Statale “Bucci” di Faenza. Appassionato da sempre di politica, ha scelto che questa passione diventasse parte integrante della sua vita. Infatti dal 2009 al 2014 è stato consigliere comunale ed anche coordinatore regionale dell’Associazione Nazionale dei Comuni, ANCI Giovani Amministratori, ruolo in cui ha coordinato il lavoro di tutti i sindaci ed assessori under 35 dell’Emilia-Romagna. Alle elezioni primarie del Pd del 2 marzo 2014 a Castel Bolognese vinse il favorito Daniele Meluzzi, già assessore del sindaco Bambi, ma con una maggioranza relativa del 47%; sorprese il risultato di Della Godenza che a 24 anni sfiorò la candidatura a sindaco. Su 1.579 votanti Daniele Meluzzi, poi eletto sindaco, ne prese 732, Della Godenza 661, Rita Malavoti (Sel) 171 con 15 tra bianche e nulle. Dopo una legislatura da vicesindaco, Della Godenza si insediò nel 2019 come primo cittadino. Della Godenza è uno dei due sindaci in carica nell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina che si ricandida per un secondo mandato quinquennale alle elezioni amministrative di sabato 8 e di domenica 9 giugno; l’altro è Massimiliano Pederzoli, a Brisighella, dove guida la giunta di centrodestra della lista “Per il buon governo di Brisighella”.

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