La Festa della Cozza di Marina di Ravenna, un’opportunità per pescatori e ristoratori. Cameliani e Cestha: a breve ci sarà anche il marchio

Il 2020 pare sia l’anno perfetto per le cozze selvagge di Marina di Ravenna. Chi se ne intende dice che il mare Adriatico è più limpido del solito, grazie al lockdown prolungato. Mentre le cozze che crescono alla base immersa delle piattaforme sono particolarmente buone e chi le ha già assaggiate è pronto a confermare. Ora sono in fase di piena maturazione e di raccolta. E così a fine giugno – la prossima settimana, dal 26 al 28 giugno – la pregiata Cozza di Marina di Ravenna diventa protagonista di una full immersion di tre giorni dall’Adriatico alla tavola all’insegna dell’ambiente e della gastronomia di mare. Ovviamente l’emergenza Coronavirus non consente un evento all’aperto a Marina di Ravenna come gli altri anni, ma la festa – in Edizione Smart per coniugare piacere e sicurezza – sarà celebrata in tavola, direttamente a casa o al ristorante, attraverso un percorso che ha il suo fulcro nel web, con un sito internet dedicato, una vera piazza virtuale, ma con un gusto molto molto concreto. Da leccarsi i baffi.

Massimo Cameliani

MASSIMO CAMELIANI, ASSESSORE COMUNE DI RAVENNA

L’organizzazione è a cura di Tuttifrutti e Slow Food, con il patrocinio e il sostegno determinante del Comune di Ravenna. “La Festa della Cozza di Marina di Ravenna è importantissima quest’anno; è in una versione smart per via delle regole di distanziamento ma non per questo è meno  importante, anzi assume per noi un significato particolare proprio perché è uno dei primi eventi che si fanno dopo la fase dell’emergenza Coronavirus. L’obiettivo della festa è duplice. – dichiara l’Assessore alle attività produttive del Comune di Ravenna Massimo Cameliani – Da una parte vogliamo dare redditività alle imprese e a chi lavora nella filiera, quindi a partire dai pescatori che hanno un prodotto di grande pregio ma rischiano di non poterlo mettere sul mercato. Siamo nel pieno della stagione della raccolta delle cozze selvagge di Marina e quindi la festa dedicata a questo frutto prelibato del nostro mare è giusto farla proprio adesso. Fra l’altro, mi dicono che quest’anno le cozze sono particolarmente buone. Dall’altra parte vogliamo valorizzare la ristorazione locale, perché i nostri ristoratori hanno sofferto molto nei mesi scorsi e stanno ancora soffrendo, per cui cerchiamo di offrire loro un’occasione in più per lavorare e promuovere la loro attività. Ci auguriamo che la festa della prossima settimana si traduca non solo in una vetrina, ma in una concreta occasione di rilancio economico per tutta la filiera.”

A proposito di Cozza di Marina di Ravenna, lei ha annunciato che si va verso la registrazione del marchio “Cozza selvaggia di Marina di Ravenna”.

“Ravenna è arrivata prima nel bando Flag legato ai fondi europei della pesca ‘Qualificazione delle produzioni e dei luoghi di intervento’ dedicato alla creazione dei percorsi necessari per la registrazione del marchio “Cozza selvaggia di Marina di Ravenna”. Capofila del progetto è la cooperativa La Romagnola che ha lavorato insieme al Centro ricerche Cestha e al Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia. È il legittimo riconoscimento del lavoro che come amministrazione, assieme a tutti gli altri soggetti interessati, si sta facendo attorno a questo importante prodotto locale. Andiamo verso un disciplinare per cui chi opera nella filiera del prodotto, dai pescatori ai produttori, dai grossisti ai ristoratori, tutti dovranno rispettare le norme tese a valorizzare l’integrità e la qualità particolare della Cozza selvaggia di Marina di Ravenna”. 

Il marchio significa che quando si va ad acquistare la Cozza di Marina si sa cosa si compra. Lo stesso vale per i ristoranti che decidono di mettere la Cozza selvaggia di Marina di Ravenna in menu.

“Esattamente. Si chiede e si ottiene la cozza con il bollino che la identifica per la sua qualità speciale. Senza spacciare per cozze selvagge, cozze di allevamento che magari arrivano dalla Spagna. E la si ordina e la si consuma quando è stagione, perché fuori stagione, per esempio a Natale, vuol dire che non stiamo parlando della nostra cozza. Tutti dovranno rispettare il disciplinare che garantisce la qualità della cozza. Questo consente anche di costruire un percorso turistico gastronomico attorno a un prodotto che ha questa qualità e questa identità. Non parliamo solo di gastronomia, dunque, ma anche di turismo: non dimentichiamo che Marina di Ravenna è una località balneare molto importante.”

Anche in questa chiave – cioè per coniugare pesca, gastronomia, turismo – ci sono progetti di recupero e riqualificazione del bacino pescherecci e del Mercato del Pesce?

“Sì. Lo ha annunciato recentemente proprio l’Autorità Portuale, che ha inserito questi progetti nel pacchetto dei lavori che saranno portati avanti nella seconda parte del 2020 e nel 2021. Con un investimento di diversi milioni di euro. L’area è di competenza dell’Autorità Portuale: tutto il percorso pedonale dalla banchina pescatori di Marina al molo sarà riqualificato. Anche il Mercato del Pesce sarà ristrutturato e una volta terminati i lavori ospiterà la cooperativa pescatori La Romagnola, il Centro di ricerca Cestha e un punto gastronomico per valorizzare il pescato locale, magari qui potrebbe trovare posto anche il museo della cozza. Valorizzare la vocazione marinara e i prodotti della pesca significa recuperare una tradizione anche in chiave turistica.”

E il prossimo anno lì tornerà anche la Festa della Cozza di Marina di Ravenna.

“Banchina del bacino pescherecci e Mercato del Pesce di Marina sono i luoghi ideali per la festa. Speriamo già l’anno prossimo di poter utilizzare l’edificio ristrutturato.”

Simone D'Acunto

SIMONE D’ACUNTO, DIRETTORE CESTHA

Simone D’Acunto che per il Centro di ricerche Cestha ha seguito il progetto di cui è capofila la cooperativa La Romagnola, ci spiega come entro la fine dell’estate o comunque entro pochi mesi possa chiudersi il cerchio intorno al marchio della Cozza selvaggia di Marina di Ravenna.

“Per ora il nostro progetto è in vetta alla graduatoria provvisoria del bando Flag, stiamo aspettando il via libera definitivo da parte della Regione Emilia-Romagna per l’assegnazione del finanziamento (circa 70 mila euro, ndr) e partire con le azioni e gli studi scientifici che portino appunto la Cozza selvaggia di Marina di Ravenna a dotarsi del marchio. – spiega – Un marchio che tutelerà non solo la qualità organolettica del mollusco ma anche la sostenibilità ambientale di tutta la filiera del prodotto.”

Ma perché è così pregiata e così buona la cozza selvaggia di Marina?

“Perché è una cozza che compie tutto il suo ciclo di vita allo stato selvatico, cresce spontanea dall’inizio alla fine. All’inizio la cozza è solo una larva che si muove nell’acqua e viene trasportata dalle correnti, in cerca di un punto a cui aggrapparsi per svilupparsi. Da noi lo trova nei piloni delle piattaforme. Qui si attacca e poi compie tutto il suo ciclo di vita. Diventa adulta fino a poter essere raccolta a mano dai nostri pescatori delle due cooperative locali, La Romagnola e Nuovo Conisub. I mesi fondamentali della raccolta sono quelli caldi, da maggio a settembre. Il mollusco è adulto quando raggiunge i 5 cm di lunghezza, questa è la taglia commerciabile delle cozze.”

IL NUOVO SITO LACOZZADIRAVENNA.IT FULCRO DEL PROGETTO 2020

Come si diceva la Festa della Cozza di Marina di Ravenna 2020 non avrà il fulcro sul Molo Dalmazia di Marina, come gli altri anni, per via dell’emergenza sanitaria. Ma sarà una festa in tavola per gli amanti della cozza, con tante occasioni per gustare questo squisito mollusco. Sul sito internet LACOZZADIRAVENNA.IT saranno presenti 6 CHIOSCHI ONLINE realizzati con la collaborazione di ristoratori del territorio: ogni ristoratore gestore del proprio chiosco presenterà il menu a base di cozze di Marina di Ravenna. Al sito si potrà accedere per entrare in contatto con il ristorante e ordinare il piatto a base di cozze che si potrà ricevere a domicilio o che sarà ritirato dal cliente in modalità asporto.

Sul sito si trovano i 56 RISTORANTI DEL TERRITORIO (da Casal Borsetti a Lido di Savio, passando per Ravenna città) che durante la settimana della festa e anche dopo propongono nei loro menù la Cozza di Marina di Ravenna con la creazione di piatti dedicati. I clienti potranno recarsi al ristorante e, dove è possibile, scegliere l’asporto.

Un’area del sito è dedicata ai BANCHI DEL PESCATO delle pescherie e dei supermercati, che aderiscono al progetto con l’impegno di proporre le cozze di Marina di Ravenna.

SHOW COOKING è lo spazio dedicato alle premiere Youtube – oltre che prima visione Facebook e Instagram – dei cuochi che propongono l’esecuzione di squisite ricette a base di cozze.

Uno spazio è dedicato agli INCONTRI con i pescatori, con Slow Food e i conoscitori delle problematiche della pesca, del valore del pescato, dell’esperienza e della professionalità dei pescatori subacquei.

Legato alla festa, su Instagram viene lanciato il contest #ILMIOPIATTODICOZZE. Verranno premiati il piatto di cozze più bello in base al voto popolare e i 3 piatti di cozze migliori in base al giudizio insindacabile dello chef Vincenzo Cammerucci di CaMì Ristorante e Agriturismo. Il contest è aperto a tutti gli instagrammers, diventando così una vera e propria festa nazionale, a cui tutti potranno partecipare con le cozze del loro territorio.