LA POSTA DEI LETTORI / Mia figlia chiedeva aiuto ma l’autoambulanza non si è fermata. Perchè?

Questa notte, alle ore due, mia figlia diciottenne Lucia rientrava da Marina di Ravenna in sella alla sua Vespa 50 quando arrivata sul cavalcavia di Via Trieste la sua moto entrava in avaria, lasciandola a piedi. Essendo sprovvista di cellulare, subito si prodigava sbracciandosi per trovare aiuto nelle macchine che passavano ma nessuna si fermava. Rassicurata vede giungere un’autoambulanza del 118 che non aveva i fari blu in azione e si sbraccia chiedendo aiuto.

 

Incredibilmente la vettura, pur sfiorandola per la vicinanza, prosegue nel suo itinerario verso Ravenna. La fortuna è stata che poco dopo è passato un suo compagno di classe che riconosciutala e l’ha riaccompagnata a casa.

Mi domando, che senso dia il guidatore dell’autoambulanza al significato di aiutare il prossimo, se lui stesso non si sente interprete del bisogno che ha una ragazza che si sbraccia per farlo fermare avendo vicino un motorino fermo con i lampeggianti azionati.

Data l’ora particolare mia figlia ha corso un grande rischio di essere avvicinata da persone mal intenzionate.

Ancor più mi domando come un’autoambulanza del 118 non presti soccorso a chi sbracciandosi chiede aiuto in modo inequivocabile. 

 

A. V.