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Caporalato: la Romagna come la Puglia?

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E così la solatia Romagna scopre di avere braccianti schiavi come la soleggiata Puglia o la Calabria. Forlì o Foggia? Bagnara di Romagna o Bagnara calabra? Ormai siamo sullo stesso piano, ma da tempo. Mi spiego.

Casualmente ho conosciuto nel lontano 2008 un cittadino serbo che lavorava come bracciante nelle campagne di Solarolo con una ventina di suoi compatrioti muniti di visto turistico. Mi chiese aiuto per denunciare il suo caporale, serbo come lui, che lo sfruttava a sangue. Gli consigliai di andare al sindacato, ma non aveva l’auto né poteva abbandonare il posto di lavoro e di domenica gli uffici dei sindacati sono chiusi.

Così presi l’iniziativa ed andai io da uno dei tre sindacati importanti a Faenza, settore agricoltura. Denunciai tutto, ma creai solo imbarazzo nel giovane funzionario.

Mi disse che quella dell’appalto tramite caporalato era una pratica che si stava diffondendo per la mancanza di manodopera ed in ogni caso doveva essere l’interessato a fare la denuncia. E aggiunse: le possibilità di successo sono minime poiché il cosiddetto padrone era uno dei più importanti imprenditori romagnoli nel campo della produzione e trasformazione dell’ ortofrutta.

Ovviamente non se ne fece nulla, ma mi restò impressa la sua rassegnazione. Praticamente si lavorava in nero alla luce del sole e questo andazzo si è protratto fino ai giorni nostri, fino alla degenerazione della semi-schiavitù di questi pachistani richiedenti asilo scoperti casualmente.

Mi chiedo, chi ha dormito o è stato complice fino ad oggi: datori di lavoro, sindacati, associazioni di categoria, ispettori del lavoro o chi?

Imbarazzanti le lacrime di coccodrillo dei sindaci intervenuti sul caso che, dopo aver mostrato sorpresa, malgrado i fatti avvenissero sotto i loro occhi, non hanno speso una parola contro certi datori di “lavoro”, ma solo contro gli orridi sfruttatori.

In conclusione, tre domande:

1) Chi paga i caporali?

2) i Sindacati pensano di costituirsi parte civile?

3) L’ ex ministro Martina non ha fatto approvare una legge contro il caporalato nel 2016?

Angelo Ravaglia

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Commenti

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  1. Scritto da batti

    SE Cè QUALCUNO CHE SI STUPISCE DI CIò HA MESSO LA TESTA SOTTO LA SABBIA,ve bene un euro all ora è un caso limite,si sente in giro di agricoltori che pagano 5 euro ora a un tramite,quanto rimarrà al lavoratore??l ho sentito dire solo io?le associazioni agricole lo hanno mai sentito?immagino di no.oppure di agricoltori che commerciano prodotti acquistati da mercati generali,magari anche esteri.rimmagino di no.questo mondo di SORDI.SOLO PRONTI A CHIEDERE AIUTO

  2. Scritto da mosca bianca

    buon giorno direttori,ma che strano mondo…so di persone che in questo momento di pandemia sta a controllare se il suo vicino di casa fa effettivamente 200 mt per portare fuori il cane, e di contro nn ci si accorge che esseri umani che vengono trattati peggio o al pari delle bestie…si può proprio dire che nn cè peggior cieco di chi nn vuol vedere,proprio come per i sordi…

  3. Scritto da Angelo

    Ero convinto che la Romagna fosse un esempio di correttezza in tutti gli ambienti di lavoro.
    Da un po di tempo ad agire male sono solo le destre, come per esempio in Lombardia.

    Ma forse non è così.

    Cercherò nelle pubblicazioni del Fatto Quotidiano per vedere se trovo la verità descritta in forma comprensibile
    .