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Tadolini (Per il Clima – Fuori dal fossile, Ravenna): “UE boccia fondi per idrogeno blu. Fermare operazioni per realizzare il progetto CCS”

Nell’altalena continua fra le brutte e le buone notizie, alla quale gli  organi di stampa ci hanno abituato, nelle ultime ore ne è arrivata una confortante, che dimostra come le istanze nostre e dei tanti movimenti ambientalisti non siano prese di posizione velleitarie di irresponsabili estremisti verdi, ma frutto di ponderate e lungimiranti riflessioni capaci di guardare al futuro.

Infatti, del tutto recentemente, la UE (si, proprio la UE, la Unione Europea, non un qualsiasi coordinamento ecologista) ha bocciato la richiesta italiana di fondi destinati alla realizzazione di impianti per la produzione di idrogeno che non sia prodotto da fonti rinnovabili. Il cosiddetto idrogeno blu, quello prodotto continuando a impiegare il metano (perché poi ce ne sono di tutte le gradazioni di colore, sempre più inquinanti e improponibili) non rientra fra le produzioni finanziabili, perché l’unica ammessa sarà quello che viene definito idrogeno verde. Cioè, appunto, prodotto al cento per cento dalle fonti rinnovabili.

E quindi è verso  la riconversione totale alle rinnovabili che bisogna andare con decisione, con buona pace di ENI, di Arcelor, di tante altre imprese e anche delle istituzioni di governo, centrali e locali.

Quando il nostro Sindaco, alcuni giorni orsono, rispondendo alle richieste ambientaliste di fermare il progetto di sequestro e stoccaggio di CO2, affermava che “sarebbe paradossale che un Sindaco dica no ad investimenti sul proprio territorio”, noi abbiamo ribadito che c’è investimento e investimento, quelli che possono garantire, e quelli destinati a compromettere, il futuro delle prossime generazioni. Adesso l’ Europa ci dà ragione, ritenendo che solo le produzioni energetiche da rinnovabili debbano essere sostenute e finanziate.

Rilanciamo la proposta, sulla quale chiediamo a tutti i soggetti interessati di schierarsi fin da oggi, di una moratoria sul progetto CCS, e nel frattempo l’avvio senza esitazioni di un rigoroso piano di trasformazione energetica in senso ecologico. E che di conseguenza, non un centesimo vada speso nelle cosiddette operazioni preliminari della realizzazione del CCS.

Giuseppe Tadolini
Per il Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile”