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Cervia. Danni provocati dall’alluvione, mancati interventi e ritardi

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La settimana scorsa era pervenuto nella chat del controllo di vicinato di Pisignano una comunicazione della Presidente del Consiglio di Zona, evidentemente da lei ricevuta dalle autorità competenti, con la quale si avvertiva dell’imminente apertura del cantiere (21 agosto e fine lavori entro settembre) per il rifacimento del ponte di Via Confine – incrocio con Via Veneziana, crollato a metà maggio a seguito dell’evento alluvionale (strada provinciale 32 completamente chiusa al traffico). Parlando con persone molto più competenti di me in materia ho appreso che sarebbero lavori che potrebbero essere eseguiti in otto/dieci giorni. Mi è sorto, allora, un dubbio: forse non era il 21 agosto ma il 21 settembre, poiché con i tempi di fine lavori a fine settembre ci potremmo stare.

Oggi 24 agosto non vi è la minima traccia dell’apertura di un cantiere. Chi vivrà vedrà, forse.

Altro problema irrisolto a più di tre mesi dall’alluvione, ma in questo caso la competenza e la responsabilità è dell’Amministrazione Comunale di Cervia, Via Veneziana, che è stata interessata dal passaggio dell’acqua e la cui violenza e velocità ha, di fatto, cancellato la banchina laterale in alcuni tratti, lasciando un solco, in alcuni punti profondo 20/25 cm., molto pericoloso, perché si fa fatica a notarlo e che potrebbe provocare incidenti seri qualora ci si infilasse con le ruote.

La situazione è stata segnalata più volte sia all’Assessore competente ai lavori pubblici che ai tecnici comunali preposti, sia con foto che con video. Sollecitati più volte, anche in modo stringente, sono stati effettuati dei sopralluoghi per avere visione diretta del problema. Oggi, che ci avviamo verso fine agosto, il problema non è stato minimamente affrontato e men che meno risolto, né sappiamo se verrà risolto.

Tra l’altro, negli ultimi mesi, anche a seguito della chiusura della Via Confine, di cui sopra, è notevolmente aumentato il traffico su Via Veneziana, strada dalla superficie molto ridotta e con, a lato, un fossato molto profondo, a sua volta pericoloso. Le risposte ricevute dal Comune di Cervia, non troviamo ditte che siano interessate ad intervenire, i soldi ci sono ma non troviamo chi fa i lavori. Ogni commento, credo, è superfluo.

G. L.

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Commenti

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  1. Scritto da Guglielmo

    Chi assume compiti dirigenziali nel settore pubblico andrebbe responsabilizzato personalmente con relativi controlli sui tempi di intervento e esecuzione sulla qualità dei lavori eseguiti con normative precise, controlli spese adeguate ai lavori eseguiti. Rendere il settore pubblico responsabile come lo è il privato nella esecuzione di qualsiasi lavoro, chi sbaglia deve pagare personalmente, bando alle polizze assicurative che spesso con aspetti di tipo burocratico finiscono senza risarcire eventuali danni.
    Naturalmente gli stipendi dovranno essere adeguati alle responsabilità.
    Il settore pubblico deve recuperare credibilità.
    Auguro a tutti un buon lavoro.