Basta repressione ovunque e per qualsiasi motivo

Come Potere al Popolo Ravenna vogliamo portare la nostra massima solidarietà ai 2 ragazzi che ieri sera in Piazza S. Francesco sono stati multati e poi arrestati violentemente solo per ascoltare musica come facevamo in gruppo abitualmente. Di fronte a una situazione che i ragazzi presenti ci dicono sembrava risolta si è voluta applicare senza un senso logico l’ottusa ordinanza comunale sul decoro dello “sceriffo” e vice Sindaco Fusignani, ordinanza assurda che denunciamo da sempre, facendo intervenire in massa forze della Polizia municipale. I video dell’arresto sono raggelanti e preoccupanti per la nostra città.

Il fatto gravissimo è sintomatico e si lega a nostro avviso a un clima di repressione voluto e cercato, ovunque e per qualsiasi motivo. Diventa necessario non chinare la testa o rassegnarsi, ma anzi riteniamo sia ora che ci si ritrovi tutti assieme a breve per riaffermare il diritto all’utilizzo degli spazi comuni e pubblici nella nostra città lanciando la proposta di un’Assemblea cittadina sulla questione.

Ma la nostra denuncia va oltre. Abbiamo visto come la linea tenuta dalle forze dell’ordine, dettata da questo governo di destra, sia solo e unicamente volta a reprimere quando si tratta di manifestazioni o presidi pro Palestina o per questioni di dissenso sociale e politico: a Pisa (le cariche assurde verso studenti minorenni), alla Fiera di Padova, i presidi davanti alle sedi Rai e alle Università ( Bologna qualche giorno fa all’apertura dell’anno accademico) sono solo alcuni esempi più eclatanti.

Perché  questa è la loro idea di democrazia: un clima poliziesco funzionale alle politiche guerrafondaie sostenute dall’esecutivo e dalla falsa opposizione del Pd e centrosinistra, che da 2 anni hanno trascinato il paese prima in guerra con la NATO in Ucraina inviando armi e oggi guidando la missione militare UE Aspides nel Mar Rosso per difendere direttamente gli interessi di Israele e dell’imperialismo occidentale complice del genocidio del popolo palestinese.

Ma non si illudano nonostante la repressione e la censura, le piazze ci dicono che la maggioranza del paese non ci sta, e non abbassa la testa di fronte al clima di guerra esterna e alle relative ripercussioni che si manifestano sul fronte interno, con la repressione del dissenso, con l’aumento del carovita, degli omicidi sul lavoro, della precarietà e della stretta sempre più accentuata dei diritti sociali e civili.

Potere al Popolo Ravenna