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Un ricordo di Don Ugo a quattro anni dalla morte

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Sono trascorsi quattro anni dalla morte di Don Ugo Salvatori e per tanti di noi è difficile non ricordare questo anniversario: il sacerdote molto noto a Ravenna, dotato di un singolare dinamismo e di una forte carica umana e spirituale rivolta incessantemente verso i più bisognosi. Mons. Ugo Salvatori, per tutti don Ugo, sacerdote schietto, ironico, dinamico, ha messo al centro della sua vita religiosa il “farsi prossimo” attraverso una pluralità di iniziative socioassistenziali a favore delle categorie più deboli, dei meno abbienti e degli ultimi, certo con uno spirito imprenditoriale e operativo, ma sempre finalizzato ad aiutare concretamente gli altri.

Le sue porte erano sempre aperte e ogni tipo di necessità, anche quelle più difficili, trovavano una soluzione pratica perché ha sempre “creduto fortemente nella Provvidenza”. E se da una parte, con un pizzico di malignità, si poteva etichettare il parroco di San Rocco con il termine di ‘imprenditore manager’, vi è un risvolto della moneta ben più importante che lo raffigura come vero sacerdote in grado di non tralasciare nessun dettaglio nel suo ministero sacerdotale.

Ricordiamo tutti le sue funzioni religiose curate nei minimi particolari e attraverso la parola sempre molto profonda e coinvolgente. Così come riservava molto tempo alle confessioni e agli incontri che non negava a nessuno dispensando aiuti, e consigli di ogni tipo, intercalati spesso da ironia sottile e da battute originali e briose piene di affetto. Non mancavano certo, scappellotti bonari, parole in dialetto, e simpatici nomignoli, oltre a non disdegnare neppure discussioni politiche. Anzi, gli piaceva il confronto e spesso s‘infervorava parecchio. Insomma è stato una figura poliedrica che ha lasciato un ricordo indelebile.

Un sentito ringraziamento anche al suo successore Don Paolo, al coadiutore don Giuseppe, alla schiera di volontari e collaboratori a vario titolo che continuano a dare seguito alle numerose attività presenti tuttora a San Rocco nel solco creato dal compianto sacerdote.

Gianfranco Spadoni

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