Con amici che praticano la camminata sportiva ho avuto modo di discutere riguardo un problema che attanaglia Ravenna. In questa città si piange che non ci sono piste ciclabili o pedonali per poter praticare sport all’aria aperta (camminata, bike, ecc.) e poi abbiamo gli argini dei Fiumi Uniti, che sono una bellissima pedonale/ciclabile naturale e lontano dallo smog delle strade, praticamente impraticabili da giugno a tutto l’inverno perchè letteralmente ricoperti di canne, piante, vegetazione, che va proprio a coprire quasi per intero, rendendolo inagibile, il percorso naturale che invece sarebbe perfetto per una camminata o per poter svolgere attività all’aperto.
Fino a maggio si riesce, bene o male, a camminare in libertà da Ponte Nuovo a Porto Fuori senza inghippi, ma da giugno le canne sul rivale e tutta la vegetazione rendono la cima dell’argine più fitta e boscosa di una foresta amazzonica.
Ora, non dico che il verde non vada bene, ma visto che abbiamo questa pista ciclabile naturale e gratuita, non sarebbe il caso almeno di tenerla un po’ curata e pulita, in modo che almeno il camminamento non sia coperto da arbusti e fogliame vario?
A chi compete questo? Possibile che nei nostri cortili dobbiamo stare attenti anche al minimo filo d’erba o scolino d’acqua e poi a nemmeno 700 metri da casa ci sia una incuria cosi evidente (come spesso accade anche sul rivale dello Scolo lama, ripulito poco e comunque sempre in ritardo, ottimo rifugio per zanzare e compagnia bella)?
Io cammino spesso e volentieri sui Fiumi Uniti, ma adesso è davvero impossibile riuscire anche solo a farci due passi, fra vegetazione incolta e stra-cresciuta, ed insetti che la popolano.
Dante