Fiab Faenza: No a nuove urbanizzazioni. Meglio rigenerare patrimonio edilizio esistente e sistemare le ciclabili

La Fiab Faenza esprime preoccupazione per le proposte di nuove urbanizzazioni che saranno votate lunedì prossimo, all’interno dell’apposita commissione consiliare: l’intervento in via Sant’Orsola per la realizzazione di nuove unità abitative, la nuova area residenziale di via Firenze, nei terreni attorno a villa Ghilana, e la trasformazione fra via Cimatti e via Santa Lucia. Esistono 3800 appartamenti vuoti, perché questo inutile sprawl urbano?
Inevitabilmente queste proposte implicano consumo di suolo, ed anche se abbiamo appreso dai giornali che portano come compensazione una probabile nuova ciclabile in zona Sant’Orsola, ribadiamo la nostra contrarietà. Le ciclabili non vanno finanziate con la svendita di terreni fertili. La mobilità sostenibile non è un contentino, ma un diritto. Le ciclabili si possono finanziare con risorse pubbliche, accedendo a bandi regionali ed europei.
In piena emergenza climatica, il suolo, che assorbe e trattiene CO2, non va toccato.  Ricordiamo inoltre che una città sostenibile è una città compatta, senza inutile dispersione di nuove villette oltre il perimetro urbano. Queste urbanizzazioni, oltre ad impermeabilizzare il suolo, renderlo sterile, e peggiorare la situazione di emergenza climatica, implicano un ampliamento delle distanze  e quindi aumento dell’uso dell’auto.
Come più volte sottolineato, occorre rigenerare e riqualificare le aree già urbanizzate, migliorare le connessioni e riusare il patrimonio edilizio esistente.
Se il comune ha davvero a cuore la mobilità sostenibile, dovrebbe impegnarsi a ricucire tutte le ciclabili e ciclopedonali (da noi mappate) che sono per lo più spezzate, sconnesse, spesso mal progettate; dovrebbe ampliare le zone a traffico limitato, incentivare l’uso della bici togliendo spazio alle auto, estendere le zone 30 a tutto il perimetro urbano e progettare sensi unici eccetto bici per dare continuità alla rete ciclabile, oltre ad implementare un’efficiente rete di servizi pubblici verso il forese.
Ricordiamo a questo proposito, che stiamo ancora aspettando l’adozione del PUMS per poi poter inviare al comune le nostre osservazioni.
Ci auguriamo che il Consiglio comunale rigetti questa inutile, nuova colata di cemento.

Fiab Faenza