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Ravenna. Vicesindaco Fusignani sul vespaio legato ai velox e Zona 30: “Dibattito stucchevole, la confusione regna sovrana”

Trovo francamente stucchevole il dibattito scatenatosi sui dispositivi per calmierare la velocità lungo le nostre strade. Ovviamente i giornali fanno bene a riportare le notizie e, perché no, ad esprimere le opinioni. Di strano, semmai, c’è che molto spesso, nella stessa testata giornalistica, si trova in una pagina l’attacco violento ai mezzi installati per cercare di indurre a ridurre la velocità di percorrenza nei centri urbani e, nella pagina a fianco,  l’indignazione per l’incidente occorso a un utente debole, specie quando si tratta di un bambino. Questa dicotomia la dice lunga sulla confusione che regna sovrana su un tema delicato come quello della sicurezza stradale.
Gli amministratori pubblici, prima di essere tali, sono cittadini e dunque soggetti come tutti gli altri al rispetto delle regole e, ovviamente, al pagamento delle sanzioni qualora queste regole vengono trasgredite: a partire da quelle relative al superamento dei limiti di velocità laddove controllati con strumentazioni idonee. Non a caso, proprio per evitare che i comuni, comunque amministrati, utilizzino tali strumenti unicamente per “fare cassa”, il legislatore ha messo mette volutamente in capo alle prefetture (interpellate anche le FF.PP.  ma poi decidendo autonomamente) la valutazione sull’autorizzazione o meno per la strumentazione velox da installare. E per elementari logiche di trasparenza é chiaro che non si può agire sulla taratura degli strumenti. Dunque, ad esempio, se il limite dei 70 km/h, lo strumento deve essere tarato a tale velocità.
Ne consegue che il superamento di tale limite fa inevitabilmente scattare il dispositivo che, fortunatamente, ha una tolleranza di 5 km e, quindi, fino ai 75 km/h non determina alcuna sanzione. Lo stesso dicasi vale dove persiste il limite dei 50km/h. Ne consegue che, superata la tolleranza dei 5km/h, ognuno di noi utenti riceve sanzioni per aver di fatto superato il limite di 1 o 2 km/h. Un’altra considerazione è legata al loro posizionamento. Infatti tali strumentazioni non possono essere posizionate dove si vorrebbe ma unicamente dove le norme lo consentono. Quindi viene installato in quel punto (e non più avanti o più indietro)  perché solo quel punto rispetta le normative previste, che non le decide un comune, comunque amministrato.

Quanto alle segnalazioni, queste non sono installabili a piacimento come vorrebbero alcune fantasiose proposte che hanno circolato in questi giorni: i segnali sono quelli che le norme di Codice della Strada (dunque la Stato) prevedono e non quelli da mettere a piacimento dell’amministrazione, magari si proposta della sua opposizione. Un’ultima riflessione sul tema velox: se un ente locale dovesse costruire un bilancio su delle entrate ipotetiche, beh, capite da voi che non farebbe un buon servizio in primis a se stesso perché teoricamente quelle strumentazioni potrebbero anche dare (e questo è l’auspicio vero) introito zero. Voglio infine dedicare un’ultima riflessione sulle “Zone 30” che tanto hanno fatto discutere nel comune capoluogo di regione e, con alcune dichiarazioni del collega Baroncini, anche  nella nostra comunità. Non sono un fautore di tale soluzione ma mi corre l’obbligo e la responsabilità di dire che le Zone 30 sono un’opportunità e non un obbligo. Soprattutto sono un’opportunità da utilizzarsi in determinate situazioni e non da prevedere  indiscriminatamente in maniera estesa.
Per fare un esempio, un conto è istituire una Zona 30 in via Mariani, altra cosa sarebbe istituirla in via Dismano a Ponte Nuovo. Anche perché, per tornare a fare pace con se stessi e mettendo in pista è un’impostazione che segua la logica e non l’istinto, o ci lamentiamo della velocità del traffico o pensiamo a quali correttivi fattibili portare che, alla lunga, possono essere anche quelli di educazione ma che nell’immediato non possono altro che essere quelli di indurre forzosamente a rallentare la velocità. Semmai, seguendo sempre la stessa logica, occorre individuare zone dove quei limiti abbiano un senso e, soprattutto, dov’è possibile controllarli. Perché non c’è niente di peggio dell’istituire un vincolo, o emanare un’ordinanza (penso ad esempio a quella sui botti di capodanno) che poi non si è in grado di far rispettare.

In ultima analisi esistono delle norme precise sulla circolazione stradale sul codice della strada e quelle norme le ha istituite lo Stato. Lamentarsi perché le norme vengono fatte rispettare significa non avere capito il senso che la legge ha in uno “stato di diritto” quale fortunatamente la nostra Repubblica è e vuole continuare ad essere. Il resto sono solo chiacchiere per alimentare il dibattito politico: anche perché il sistema delle Forze dell’Ordine e della Polizia Locale è presente e funziona anche sul versante controllo sicurezza stradale. Ma se si vogliono eliminare i supporti tecnologici per sostituirli col pattugliamento (che pure è stato aumentato in questi anni), è bene che il governo apra bandi per l’assunzione di unità di forze di polizia a competenza generale ma con la consapevolezza che tutta la forza presente in una regione come l’Emilia-Romagna, non basterebbe a sorvegliare la sola fascia costiera.

Eugenio Fusignani, vicesindaco di Ravenna

Commenti

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  1. Scritto da CT

    Due elementi dimentica l’Assessore Fusignani:

    1) Il ricavato doveva essere destinato alla manutenzione delle strade
    2) il dovere del Comune di rendere sicure le strade. Oggi abbiamo una situazione, in particolare, in periferia e nel forese disastrosa che rendono le strade pericolose, i passaggi pedonali al buio, con strisce invisibili.

  2. Scritto da Tax19

    Tranquilli… a Ravenna non servirà alcuna zona 30 decisa a tavolino: ci sono così tante buche e le strade sono così malridotte che ogni automobilista sa bene che non può superare i 30 km/h per non distruggere gomme, cerchi e sospensioni.
    Rispetto agli autovelox, le buche hanno il vantaggio di costare molto meno all’amministrazione (non solo non costano nulla, ma permettono di risparmiare!) di manutenzione e di non essere soggette ad individui che si aggirano di notte armate di flessibile.
    Se non si capiva… post ironico, anche se con un fondo di verità

  3. Scritto da Maurizio Ricci

    Invito tutti a fare una prova e circolare continuativamente sotto i 30Km/h; magari di notte dove non intralciate i “normali” utenti.
    La mia auto (è una Juke 1500 diesel, non una Lamborghini) riesce a mantenere per un po’ quella velocità a condizione che non si tocchi il pedale dell’acceleratore; poi le leggi della termodinamica tendono a farla da padrone e, per non far spegnere il motore, si deve dare “un filo di gas”… e ciao ciao ai 30 Km/h. Situazioni come quella che si sta mettendo in pista a Bologna, se corredate da tutte le teoriche sanzioni pecuniarie associate, sono demenziali; sarebbero senz’altro utili soltanto al “sindaco Pasquali Paolo” per risanare le finanze del comune di “Pineta”, provincia di Pisa

  4. Scritto da agi62

    Basterebbe che la autopattuglie girassero un po’ di più invece di nascondersi, fare controllo del traffico in bella vista ha il suo effetto sugli automobilisti indisciplinati ma anche su quelli distratti e visto che ha tirato in ballo la via Dismano a Ponte Nuovo, non si vede MAI una pattuglia, la gente corre come non ci fosse un domani, sempre con gli occhi sui cellulari invece che sulla strada ma di vigili nemmeno l’ombra, avete messo la zona 30 ma non avete disegnato i segnali sul manto stradale e non si è MAI vista una pattuglia.
    Chiedo al signor Fusignani, dove sono i vigili?
    Le soluzioni ci sono per aiutare gli automobilisti a rispettare il cds, non certo un autovelox, o almeno non su strade extraurbane, perchè non lo montate fisso a San Pietro in Vincoli? Sulla strada principale corrono da pazzi ma mai una pattuglia a vigilare.
    Voi non volete fare prevenzione, voi volete solo fare cassa al di la delle belle parole che rimangono tali senza un riscontro oggettivo.
    Vogliamo scommettere che se mettete un pannello elettronico indicatore della velocità le multe calano?
    Come ho detto non avete voglia di prevenire, lo dimostrano i fatti.

  5. Scritto da Salvo

    La prima causa di incidenti è la distrazione, cioè, nella maggior parte dei casi, l’uso del cellulare alla guida.
    Sarei curioso di sapere quante multe all’anno fa la Polizia Municipale per questa violazione.
    Girando in macchina per città vedo in continuazione guidatori con telefono mano e mi chiedo sempre: ma li vedo solo io?
    Se fossi un vigile mi stancherei a fare multe per questa infrazione. Viene da pensare che sia più comodo mettere degli autovelox che fermare le macchine e discutere con chi guida.

  6. Scritto da NB

    Manca, in primis, l’educazione di tutti, poi il rispetto delle regole, e anche chi dovrebbe farle rispettare.
    Bisogna TOGLIERE la patente a chi guida con il cellulare in mano. È la causa primaria degli incidenti, la distrazione.
    Tutte le mattine, andando al lavoro, passo da diversi semafori dove ci sono agenti della municipale che presidiano i passaggi pedonali per i bambini che vanno a scuola, non li ho MAI visti fermare i numerosi automobilisti che hanno il telefono appoggiato all’orecchio, ne chi svolta (anche a sinistra) senza usare l’indicatore di direzione.
    La stessa municipale che ho visto fuggire mentre elevava un divieto di sosta, perché il proprietario dell’auto arrivava di corsa inveendo contro di loro, che erano tre…
    Così non ci siamo, ormai si vive nella giungla, la ragione c’e l’ha il più forte.
    De Pascale dorme e la giunta gli fa compagnia, però si svegliano al suono dei 30 km orari… provassero a girare a 30 all’ora.

  7. Scritto da Valentino

    Tutto bellissimo..eppure vi siete fatti i soldi in Viale Berlinguer col semaforo che da giallo lampeggiante alle ore 07.00 diventava direttamente rosso!

  8. Scritto da Fra

    Ma di cosa parla. Avete installato autovelox fissi solo per fare cassa ma, della situazione delle strade ve ne lavate le mani. Tutta Ravenna è una groviera piena di buche. Almeno spendeste i soldi delle multe per sistemare le strade come dovrebbe essere, invece che pagare i vigili o mettere cartelli di attenzione degrado radici, manto degradato, limiti a 10 all’ora su uno sfascio di asfalto . Via Trieste , le rotonde, la zona del cimitero sembra bombardata. Lasci stare, lei ed i suoi che si occupano della viabilità non avete idea di cosa vuol dire prevenire ma solo incassare. Nemmeno il verde, i pini, potate nonostante il,pericolo che rappresentano. Tanto non pagate .

  9. Scritto da Simon

    Il progetto “Città 30” è molto più complesso rispetto alle semplificazioni. L’80% dello spazio pubblico all’aperto in città è dedicato alle automobili. Su 166mila incidenti contati dall’Istat nel 2022, ben il 73%, è avvenuto su strade urbane. Le vittime sono soprattutto pedoni e coloro che si spostano in bici. La probabilità di morte a seguito di un incidente stradale è per i pedoni 4,4 volte più alta (per i motociclisti 2,5 volte, per i ciclisti e per chi va in monopattino 1,9 volte maggiore) rispetto a quella di chi occupa un posto in automobile. Tutti dati sono facilmente reperibili da siti istituzionali. Basterebbe questo a farci cambiare abitudini. Oppure basterebbe guardare i risultati dove alcune fasi di “Città 30” sono attive da anni. Oslo, Bruxelles, Parigi, Londra, Bilbao, Helsinki, Edimburgo, Amburgo hanno visto crollare sulle loro strade il numero di incidenti, morti e feriti. Per quello che riguarda le sanzioni si può presentare una raccolta di firme per una legge popolare che sostituisca la sanzione economica in ritiro a vita per la patente, così i comuni non fanno cassa e il traffico diminuisce.

  10. Scritto da aldo

    francamente le amministrazioni comunale e provinciale hanno esagerato! metre in altre regioni tutti si impegnano a portare infrastrutture fisiche fisse per ridurre la velocità loro invece hanno trovato il metodo più semplice …. farlo pagare ai ai cittadini facendo cassa, Questo si che è stucchevole e poco rispettoso!Poi alla fine non si risolve la velocità se non sono delle vere Autovelox è un diservizio e costo inaccettabile per i cittadini
    Mi permetto non avete proprio il verso!

  11. Scritto da Lorenzo

    Vorrei sapere dall’ illuminato vicesindaco dove finiscono esattamente i proventi delle contravvenzioni. In merito alle pattuglie, vorrei cortesemente sapere a quanto ammonta il numero totale dei vigili, quanti stanno in ufficio e quanti per strada

  12. Scritto da Andrea

    Quando un personaggio pubblico come un vicesindaco giudica “stucchevole” un dibattito che coinvolge una gran parte dei suoi cittadini la dice lunga su come questi vengano considerati dai “piani alti” dell’ amministrazione! …ed infatti fanno sempre quello che gli pare senza minimamente interessarsi della città!

  13. Scritto da ST

    Io sono anni che non vedo un vigile urbano controllare il traffico.
    Mi capita di vedere una pattuglia con il telelaser, ma capita sempre nei tratti dove i limiti sono bassi e la strada è dritta. Già in molti di questi tratti, oggi, con auto e moto dotate di adas e abs, è difficilissimo starci dentro, perchè quando non c’è traffico sono inutili e incomprensibili…
    Perchè non li ho mai visti, in questi anni, controllare i comportamenti di chi, anche in centro o nelle stradine strette già ai 30, mette a rischio la sicurezza degli altri, non solo con la velocità, ma perchè non dà la precedenza, non si ferma agli attraversamenti pedonali, va controsenso etc?
    Se mettessero il limite dei 30 ovunque, i controlli li farebbero (come a Bologna) in quelle strade e in quegli orari dove sarebbe difficilissimo rispettarlo, e tutti ci troveremmo a rischiare (inutilmente, ai fini della sicurezza) la multa.
    No, è ora di smettere di demonizzare la mobilità privata. E’ una fissazione comunista. Basta!

  14. Scritto da mara

    ha reso Ravenna come il suo Castiglione entrambi squallidi chiusi isolati dal resto del territorio Romagnoli, costosi per i cittadini la dove sono costretti di lasciare un stipendio le multi delle autovelox disseminati solo per incassare e succhiare sangue! lo conosciamo bene lo conosciamo bene!!
    Mi meraviglio del MS5 che continua a stare con dei personaggi simili!! non lo votiamo più!

  15. Scritto da ST

    Ci sono le strade strette del centro, dove già c’è il limite dei 30 e solo degli incoscienti potrebbero pensare di andare molto più forte…
    Ma mettere tutte le strade di Ravenna (esclusi solo i viali e le strade di attraversamento) e delle frazioni (come si legge nella proposta di PUMS… Fusignano non era in Giunta quando è stato adottato?) a mio parere è una vergogna.
    Quando c’è traffico si va già piano.
    Ma nelle giornate e negli orari in cui il traffico è limitato e inesistente, i 30 significano solo la possibilità di sanzionare persone normali che viaggiano a 50 all’ora.
    I 50 si facevano con le Topolino.
    Oggi auto moto hanno abs e radar… ma per favore?
    Il Comune deve impegnarsi a far rispettare le REGOLE ESISTENTI. Io non vedo mai vigili, mentre vedo gente che corre, fa zig-zag, non dà precedenze, parcheggia sulle strisce, va controsenso…
    E vorrebbero multare chi va per i fatti suoi a 37 all’ora?
    Vergogna.

  16. Scritto da Giovanni lo scettico

    Visto come stanno andando le cose a Bologna, c’è già chi ha messo le mani avanti dicendo che a Ravenna non se ne parla dei 30 all’ora. Paura eh?

  17. Scritto da sentinella

    facessero le zone a 30 km dove servono: ossia in centro storico e sui viali santi baldini, pallavicini, farini dove anche gli autobus fanno accelerate e frenate alquanto inopportune