Eugenio Fusignani: “Giusto istituire un momento pubblico di solidarietà per la morte di Navalny”
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Ritengo che la proposta del senatore Carlo Calenda di istituire un momento di pubblica solidarietà per la morte di Navalny, democratico oppositore di Putin assassinato in un carcere Russo, sia necessaria per ribadire l’importanza dei valori democratici, in un momento in cui due guerra alle porte dell’Europa rischiano di mettere seriamente in pericolo la stessa idea di Europa.
In questo senso ho chiesto ai segretari di consociazione di invitare le sezioni del PRI ad esporre le bandiere dell’Edera a mezz’asta domani, invitando al contempo i consiglieri comunali repubblicani, ovunque eletti, a proporre Ordini del Giorno per ricordare il sacrificio di Navalny e la necessità di difendere sempre i valori democratici di libertà, uguaglianza e fraternità sanciti nella nostra Costituzione.
Valori che rappresentano quelli della nostra Repubblica e anche quelli dell’Europa che le attuali vicende rendono sempre più necessaria come unione federale, accelerando anche il processo che porti quanto prima all’istituzione di un Commissario alla difesa.
Eugenio Fusignani
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Bisognerebbe invitare anche Salvini.
Giusto !!
Ma giusto anche prendere le istanze dal seguente Navalny descritto da Wikipedia:
“Nel 2007 fondò un movimento politico chiamato Narod (Popolo), che aveva come priorità la tematica dell’immigrazione.[30] Il movimento venne criticato per le sue posizioni xenofobe, come quando, in un video dell’organizzazione, lo stesso Naval’nyj paragonava i militanti jihadisti del Caucaso, scuri di pelle, a degli scarafaggi, asserendo che mentre gli scarafaggi possono essere uccisi con una paletta, per gli esseri umani consigliava di usare le pistole.[31][32][33] In un altro video, Naval’nyj sembra sostenere l’idea di una pulizia etnica nonviolenta tramite la deportazione. Vestito da dentista, mentre scorrono degli spezzoni di video di lavoratori immigrati,[34][35] dice allo schermo: “Nessuno dovrebbe essere picchiato. Tutto ciò che ci infastidisce dovrebbe essere accuratamente, ma inflessibilmente eliminato mediante la deportazione… Un dente senza radice è considerato morto.”
Essere oppositore di Putin non rende necessariamente faro di ogni politica virtù.
Signor Porter, quello che dice è vero, cioè essere oppositore di Putin non significa essere per definizione faro di virtù. Malgrado questo, però, Navalny incarna un’idea di lotta strenua fino al sacrificio della vita in nome della libertà politica e della libertà di opinione. Dunque qualcosa significa. Annotiamo che è facile dire o scrivere certe cose in un paese dove è possibile esprimere qualsiasi opinione anche la più sciocca e la più estrema, un’altra cosa è farlo in Russia sotto una feroce dittatura che ha addirittura creato il reato di estremismo. Dunque, con tutti i suoi limiti politici e umani, il povero Navalny è diventato un simbolo politico della libertà e di opposizione alla dittatura, mentre Putin è diventato una volta di più simbolo di barbarie, di sopruso e di assassinio. Ed è bene sapere dove si è e dove ci si deve collocare in questi casi, perché democrazia e libertà non sono mai date una volta per tutte. LA REDAZIONE
Egregio direttore mi permetto di controbattere. In Occidente abbiamo il problema Assange . Con il criterio che lei usa per per definire Putin come dovremmo definire certi governi occidentali?
Signor Porter, nemmeno le nostre democrazie sono perfette. Poiché nelle cose umane non esiste la perfezione. Detto questo, paragonare le nostre democrazie – con le loro rispettive differenze – alla Russia di Putin più che un insulto, è una colossale sciocchezza. Assange in Russia sarebbe già morto da un pezzo e senza processo. E i russi non saprebbero nemmeno chi è Assange. LA REDAZIONE
A proposito di coraggio delle idee, io non so neanche chi sia questo impavido Porter.
Egregio Ancisi è proprio necessario esibire i miei dati? Dia piuttosto un suo giudizio sulle mie idee qui espresse. Sicuramente le considererò con rispetto.