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Nicola Grandi: Quando i fatti smentiscono giorno dopo giorno i fiumi di parole, come sugli alberi

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Il candidato a sindaco del centro sinistra si è lasciato andare nei giorni scorsi ad una dichiarazione con cui annuncia di puntare a fare di Ravenna “la città degli alberi”, una dichiarazione che aveva evidentemente l’obiettivo di mettere a tacere le polemiche seguite alla decimazione di alberature avvenuta nei giorni scorsi (e a dire il vero per tutta la legislatura) in giro per la città.

La dichiarazione in realtà fa il paio con il programma elettorale del sindaco uscente che nel 2021, nella sezione relativa al verde pubblico, recitava alla lettera “Pensiamo ad un aumento delle alberature che coinvolga laddove possibile anche l’attuale rete stradale e ciclopedonale nonché il sistema dei parcheggi pubblici”, una promessa decisamente disattesa da 3 (anzi da 8) anni di scellerato governo del verde che ha portato i cittadini ravennati ad una vera e propria sollevazione popolare, culminata in proteste pubbliche, raccolte di firme e persino petizioni.

Sta di fatto che a fare da ciliegina sulla torta, neppure 48 ore dopo, ci viene segnalato (con tanto di documentazione fotografica) che nell’area dell’asilo Pavirani si sta consumando l’ennesimo scempio con l’abbattimento di numerosi alberi per lasciare posto a 13 posti auto.

La scelta trae origine da una delibera assunta dalla giunta comunale il 6 agosto scorso con la quale si è deciso (come di consueto alla totale insaputa del consiglio comunale e prima di lui dei cittadini ravennati) di modificare il progetto originale di ricostruzione dell’asilo Pavirani optando per una variante che lasci posto a 13 nuovi posti auto a scapito, evidentemente, di altre alberature con il consueto consumo di suolo e sacrificio di verde pubblico, il tutto in completo disaccordo con le dichiarazioni rilasciata da sindaci uscenti e candidati entranti.

Se i fatti rendono dunque molto bene l’dea di quale sia l’approccio reale alla politica ambientale, al rispetto del verde e al consumo di suolo che questa amministrazione mette in atto, con fatti che smentiscono giorno dopo giorno i fiumi di parole, abbiamo però deciso di andare oltre e chiedere direttamente all’assessore, attraverso un question time che verrà discusso nel prossimo consiglio comunale, come siano conciliabili i propositi ed i proclami con tali scelte, e in particolare con l’ennesimo scempio che (come da foto allegate) viene messo in atto all’asilo Pavirani.

Saranno i ravennati a giudicare se le risposte possano ritenersi soddisfacenti, o se si tratti effettivamente  dell’ennesimo scempio alla faccia dei proclami sul consumo di suolo zero.

Nicola Grandi – Consigliere comunale di Viva Ravenna – capogruppo

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