“Non mi rifiuto, riuso”: alla Scuola Grazia Deledda di Pinarella i bimbi imparano la sostenibilità

“Non mi rifiuto…riuso” è il progetto messo in atto dalla Scuola Primaria “Grazia Deledda” di Pinarella di Cervia con la collaborazione del Comitato Genitori per sensibilizzare gli scolari alla messa in atto delle regola delle “4 R:Riduci, riutilizza, ricicla, recupera”, secondo i dettami del Ministero per l’Ambiente e la tutela del Territorio e del Mare focalizzato prevalentemente sul problema plastica nei nostri mari.

“Durante l’anno 2018/2019 – fanno sapere dal Comitato Genitori e Insegnanti Scuola Elementare “Grazia Deledda”- gli studenti hanno effettuato diverse uscite con gli insegnati volte alla conoscenza del nostro habitat costiero e marino visitando la spiaggia, il portocanale e le barche con i pescatori. Progetto terminato con la realizzazione di un video-intervista agli studenti sul significato del mare: “Parole di mare”. Questa esperienza didattico-formativa ha fatto emergere nelle bambine e nei bambini il desiderio e la necessità di fare qualcosa per migliorare le condizioni del proprio mare. In effetti chi abita in una città sul mare e vive di turismo non dovrebbe essere indifferente alle cifre e ai dati allarmanti sull’inquinamento da macroplastiche e microplastiche del Mar Mediterraneo, diffuse da tante associazioni ambientaliste come Legambiente, WWF, Sealife nonché il Ministero dell’Ambiente che ha dedicato a questo tema un’intero programma “Io sono Ambiente”a cui la Scuola Grazia Deledda intende aderire”.

“Il progetto  “Non mi rifiuto…riuso” – proseguono dal Comitato – è partito quando all’inizio dell’anno sono state distribuite a tutti gli alunni le borracce di acciaio ricevute in dono da uno sponsor del territorio, il “Gruppo Club Family Hotels”, che ringraziamo. Ricordiamo che l’Italia è prima in Europa per il consumo di acqua in bottiglia e tra i primi posti nel mondo con 32milioni di bottiglie al giorno. Gli insegnanti hanno poi organizzato un’uscita dedicata alla pulizia della nostra spiaggia di Pinarella in concomitanza con la giornata di Legambiente “Puliamo il mondo” dove i bambini, muniti di guanti e berretto, hanno raccolto tanti rifiuti riempendo grandi sacchi neri. Tra i rifiuti più raccolti c’erano: mozziconi di sigaretta, tappi e bottiglie di tutti i tipi, sacchetti di plastica, reti da pesca ecc..”

“Sembra – continuano – che nelle spiagge italiane la media di rifiuti in un centinaio di metri quadrati sia di 640 rifiuti, la maggioranza di plastica. Il Mar Mediterraneo è la sesta area più inquinata del mondo per quanto riguarda la plastica e l’Italia dopo Turchia e Spagna è la maggior responsabile degli sversamenti di plastica in mare (fonte WWF). L’altra uscita è stata dedicata ad un esperimento nella Pineta di Pinarella ed è avvenuta il 29 settembre, il giorno del Fridays for Future. Per comprendere quanto sia impattante la presenza dell’uomo sull’ambiente se non getta i propri rifiuti nei bidoni, i bambini sono stati invitati a consumare le loro merende in Pineta lasciando a terra le confezioni: in pochi minuti si è formato un vero e proprio tappeto di plastica sotto i grandi pini che ha impressionato tutti gli scolari che immediatamente si sono adoperati alla loro raccolta”.

“All’inizio di dicembre – concludono – in occasione del “Trebbo” (una serata in cui i genitori si ritrovano per addobbare la scuola a tema natalizio e fare una sorpresa ai bambini), è stata organizzata un’ intera mattinata di Laboratori per il riciclo della plastica per tutte le classi, a cura di due esperte. I bambini, da semplici bottiglie di plastica, hanno creato dei colorati e simpatici addobbi natalizi che hanno ritrovato appesi in classe e sull’albero di Natale. Un albero di Natale tutto dedicato al riuso della plastica per dire principalmente che è arrivato il momento di ridurne il consumo. Infine, sabato mattina 21 dicembre, il giorno della lotteria di Natale con l’arrivo di Babbo Natale a scuola, il Comitato genitori in accordo con gli insegnanti, distribuiranno un volantino a tutti i bambini, rivolto soprattutto alle famiglie per informare della “emergenza plastica” e un vademecum dei comportamenti da adottare nella propria vita quotidiana per aiutare il mare e il pianeta a divenire sempre più Plastic-free”.