Lugo, a lezione di letteratura romagnola del ‘900 con il poeta Nevio Spadoni

Martedì 28 gennaio ha avuto luogo al liceo di Lugo il primo dei due incontri col poeta e drammaturgo ravennate Nevio Spadoni sulla letteratura romagnola del Novecento. Nevio Spadoni, nato a San Pietro in Vincoli (RA) nel 1949, a Ravenna dal 1984, insegnando Filosofia negli Istituti liceali della provincia di Ravenna. Ha pubblicato la sua prima raccolta di versi nel 1985; da allora le sue poesie, in dialetto romagnolo, si sono imposte gradualmente  all’attenzione della critica letteraria nazionale, giungendo ad essere tradotte in più lingue, conseguendo riconoscimenti con premi nazionali e internazionali. E’ inoltre autore di opere teatrali, sempre in dialetto romagnolo , rappresentate in Italia e all’estero, da New York a Berlino, da Lisbona a Mosca.

Nell’aula magna del Liceo, introdotto dal dirigente scolastico Giancarlo Frassineti, in collaborazione con il prof. Fabio Pagani curatore dell’attività, con gli studenti delle classi quinte dell’Istituto, Spadoni ha preso oggi in rassegna i principali autori e poeti di Romagna del primo Novecento, da Olindo Guerrini, a Francesco Talanti, ad Aldo Spallicci, a Lino Guerra. Di ciascuno, contestualizzato storicamente e culturalmente, ha riprodotto brani scelti, avvalendosi degli studenti per la lettura della versione italiana, con la collaborazione del prof. Pagani. Un percorso letterario, tra diversi stili e registri, dal comico-realistico, all’elegiaco, al lirico-drammatico.
Gli studenti hanno avuto un’occasione rilevante, anche interagendo, di approfondire la letteratura romagnola direttamente da uno dei grandi protagonisti della feconda scuola poetica sviluppatasi in Romagna, letteratura che dopo aver vinto pregiudizi legati all’utilizzo della lingua romagnola ha assunto uno spessore e un rilevo internazionale.
Il secondo incontro, previsto per mercoledì 5 febbraio p.v., esaminerà analogamente i poeti romagnolo del secondo Novecento, da Tonino Guerra a Nino Pedretti, a Raffaello Baldini, a Mario Bolognesi, a Walter Galli, a Tolmino Baldassarri, con scelta di brani comico-realistici, satirici, lirici., narrativi.