Tecnopolo di Faenza: 1 milione e 348mila euro per la riqualificazione e il riassetto degli spazi. A ottobre nuovo corso post-diploma ITS Maker

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Un importante passo avanti per la sede di Faenza del Tecnopolo di Ravenna. La Regione Emilia-Romagna ha infatti recentemente approvato il progetto che trasformerà il Tecnopolo faentino, il “Parco Scientifico e Tecnologico Torricelli”, stanziando 1 milione e 348 mila euro per potenziare le infrastrutture dedicate alla ricerca e all’innovazione.

L’intervento, che sarà realizzato in via Granarolo 62, prevede la riqualificazione e la ridistribuzione degli spazi interni già esistenti anche dal punto di vista energetico, cosa che renderà i luoghi maggiormente accoglienti e funzionali per le nuove destinazioni. Tutto questo sarà a beneficio degli enti che in quell’area opereranno: Romagna Tech, CIRI MAM, Dipartimento di Chimica Industriale con il Corso di laurea di Chimica dei materiali e il neonato C-Hub, raggruppamento di imprese ed enti di ricerca per lo sviluppo dei materiali compositi e ceramici.

Il progetto è stato candidato al Bando per il potenziamento infrastrutturale dei Tecnopoli dell’Emilia-Romagna, promosso dalla Regione Emilia Romagna, nell’ambito del Programma Regionale FESR 2021-2027. Il Comune di Faenza ha partecipato al bando con l’Università di Bologna e CIFLA – Fondazione Flaminia, soggetto gestore del Tecnopolo di Ravenna.

L’intervento di riqualificazione del Tecnopolo di Faenza è un tassello importante per la realizzazione della Strategia di Specializzazione Intelligente della Regione Emilia-Romagna, che punta a rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale attraverso la promozione della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico.

I dettagli del progetto

L’intervento, che sarà realizzato nell’immobile di via Granarolo 62, lungo il Naviglio, prevede tra l’altro, la ridistribuzione di alcuni ambienti già esistenti con l’individuazione di nuovi spazi che diventeranno più accoglienti e fruibili dedicati a laboratori di ricerca; ci saranno inoltre interventi di efficientamento energetico per la riduzione dei consumi, la messa a norma degli impianti e l’adeguamento alle normative vigenti in materia di sicurezza e accessibilità.

In particolare, nei nuovi spazi individuati troveranno posto i laboratori per il C-HUB, gestiti da CIRI MAM, il Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale dell’Università di Bologna che opera nei settori della Meccanica Avanzata e dei Materiali, dedicati al settore dei materiali compositi e del manufacturing avanzato per la sostenibilità. Il progetto è stato elaborato con la collaborazione di tutti i partner del C-HUB. I lavori saranno avviati entro la fine dell’anno e si concluderanno entro il 2026.

Contributo regionale e cofinanziamento

Il progetto di ampliamento del Tecnopolo di Faenza ha un costo complessivo di 1 milione e 348 mila euro. La Regione Emilia-Romagna contribuirà al finanziamento dell’intervento con 1 milione e 78 mila euro, mentre il restante importo (269mila euro) sarà cofinanziato dal Comune di Faenza.

Il nuovo corso post-diploma ITS MAKER

Nel Tecnopolo di Faenza a ottobre verrà attivato un corso ITS biennale di specializzazione in Progettazione tecnologica avanzata per Tecnico Disegnatore Programmatore CAD-CAM che si occupa di disegnare, progettare, industrializzare prodotti o macchinari. Il corso promosso da ITS MAKER è finanziato dalla Regione ed è il frutto di una condivisione di strategie volta a rispondere ai bisogni formativi del nostro territorio, tra amministrazione comunale, aziende e università.
Per informazioni: 335.5432544 e sedefaenza@itsmarker.it.

All’interno del parco scientifico Torricelli, oltre alla ricerca, è prevista un’area dedicata alla formazione, con particolare attenzione alla preparazione di figure tecniche operative nel settore compositi e ceramici, IFTS e ITS, i due indirizzi didattici nei quali si formano giovani sulla progettazione e la produzione dei materiali compositi, quali ad esempio quelli legati al carbonio, che così saranno nella loro sede naturale, il Tecnopolo manfredo, a stretto contatto con il mondo della ricerca e dell’impresa.

Dichiarazioni

“Questo – spiega il vicesindaco Andrea Fabbri – è un altro risultato davvero importante per il nostro territorio e la sua competitività. Il potenziamento e la riqualificazione del Tecnopolo -continua- ci permetterà di essere più attrattivi per nuove imprese e ricercatori, creando opportunità di lavoro, di sviluppo e di didattica, soprattutto nel campo dei materiali compositi per la nostra città. L’approvazione del progetto dimostra la fiducia che la Regione ripone nel nostro Tecnopolo. Ringrazio tutti i partner e le persone coinvolte per il lavoro e il gioco di squadra messo in campo con professionalità e passione. Tutto questo ci spinge a proseguire con più determinazione a lavorare con tutti i partner del C-HUB. Con questo intervento nella sede del Tecnopolo faentino troveremo il luogo migliore per l’individuazione del C-HUB”.

“Siamo particolarmente lieti – sottolinea il Direttore del Dipartimento di Chimica Industriale “Toso Montanari” Loris Giorgini – dell’accordo siglato recentemente con il Comune di Faenza che rappresenta un importante passo avanti per lo sviluppo e valorizzazione della sede faentina del Tecnopolo di Ravenna. È il segno del riconoscimento del lavoro svolto dall’Università sul territorio faentino. Ringrazio inoltre l’amministrazione comunale per gli importanti investimenti volti a potenziare sia la ricerca che la didattica in questi spazi che diventeranno polo attrattivo, in collaborazione con gli altri Enti di Ricerca del territorio come CNR e ENEA, sia per gli studenti che per le aziende impegnate nella produzione dei materiali compositi, uno degli indirizzi, in questo momento storico di transizione dei materiali per la transizione energetica e la sostenibilità, di maggior interesse e sviluppo con enormi potenzialità sul fronte della produzione industriale”.

“Promuovere la ricerca – dichiara la consigliera regionale Manuela Rontini – è l’unica garanzia per stare al passo coi tempi in un mondo tecnologicamente sempre più avanzato. Consapevoli di questo, la Regione Emilia-Romagna ha sempre investito importanti risorse per la crescita dei tecnopoli con l’obiettivo di supportare le imprese dei territori ad essere sempre più competitive nel panorama delle regioni più sviluppate d’Europa e del mondo. La riqualificazione del tecnopolo di Faenza premia la capacità di istituzioni, Università e imprese di lavorare in sinergia e consentirà di far progredire ulteriormente gli ambiti specialistici su cui Faenza è all’avanguardia, a partire dal progetto C-HUB che riunisce le singole realtà di ricerca e di impresa che operano nel mondo del carbonio e dei materiali avanzati. Si tratta davvero di una grandissima opportunità per consolidare il ruolo della Romagna Faentina come protagonista della ricerca per lo sviluppo di processi produttivi innovativi che guardano al futuro”.

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