Messaggio di Liliana Segre alla scuola elementare Mordani per il progetto Bachi

In occasione delle celebrazioni legate al Giorno della Memoria, ieri sera alla scuola primaria Filippo Mordani si è tenuto un incontro di riflessione aperto a tutti, sui temi dei diritti e della cittadinanza attiva; l’incontro è parte del progetto “Un compagno di scuola: Roberto Bachi, Auschwitz, matricola n. 167973”, nato nel 2003 per volontà dell’allora direttore didattico Giorgio Gaudenzi, di cui ricorre quest’anno il decennale della morte.
Ad accompagnare le riflessioni le note del Quartetto Fauves che si è esibito con il coro di voci bianche Libere Note, diretto dalla maestra Catia Gori. Dopo i saluti del Sindaco Michele De Pascale e della dirigente scolastica Agata Caudullo sono intervenuti i promotori del progetto Roberto Bachi: Danilo Naglia, Silvano Rosetti, e i familiari di Sergio Squarzina recentemente scomparso, i famigliari di Giorgio Gaudenzi e di Roberto Bachi.
A seguire è stata letta, dall’assessora alla Cultura Elsa Signorino, la testimonianza inviata dalla senatrice Liliana Segre.
Tanti i ricordi e le testimonianze legate alla figura del direttore Giorgio Gaudenzi, dalle parole di Raffaele Iosa e di Antonio Patuelli, dalla documentazione visiva realizzata da Fabrizio Varesco, dalla partecipazione di tante ex docenti dell’allora II circolo da lui diretto, di dirigenti scolastici, di ex alunni della scuola Mordani con le loro famiglie, di molti concittadini.
Un ricordo è stato dedicato anche alla maestra Manuela Emiliani, che tanto ha lavorato al Mordani sui temi della Memoria e dell’impegno civico, scomparsa anche lei dieci anni fa.

Il mesaggio inviato dalla senatrice a vita Liliana Segre

Saluto con vero piacere tutti i partecipanti a questa serata che rientra nell’ambito delle commemorazioni del Giorno della Memoria a Ravenna.
So che in particolare la scuola Mordani è impegnata in un programma di lunga lena sulla memoria e sulla storia ed è una scelta lungimirante, perché la memoria non può essere solo patrimonio dei testimoni diretti o degli studiosi accademici. Particolarmente nel caso della Shoah, dello sterminio da parte dei nazisti di milioni di persone di origine ebraica, quando noi ultimi testimoni non ci saremo più non potrà restare materia per soli specialisti. La storia ha senso, può svolgere fino in fondo la sua funzione di magistra vitae, solo se diventa patrimonio condiviso, sapere diffuso, coscienza di una comunità e di un Paese.
Non a caso già all’indomani della mia inaspettata nomina a senatrice a vita ho deciso di impegnarmi con una dedizione particolare proprio sui temi della scuola e della storia in particolare. Dell’insegnamento della storia, di quella contemporanea, segnatamente del ‘900, con le sue guerre mondiali, i suoi genocidi, i suoi totalitarismi. È infatti necessario che questo periodo cruciale della storia dell’umanità abbia una collocazione adeguata nei curricula e nell’ambito della più generale formazione di ragazze e ragazzi. Conoscere la storia del proprio tempo non solo evita di ricadere in certi errori ed orrori, ma apre la mente al valore autentico di termini come democrazia, pluralismo, tolleranza, accoglienza, interculturalità, solidarietà ecc. per questo è importante anche l’educazione civica, che io considero senz’altro un’educazione alla Costituzione. Perché la nostra Costituzione è esattamente un manuale di vita democratica e di convivenza civile.
Anche per questo ho ritenuto importante ripristinare un esplicito tema di storia per l’esame di Stato. E la battaglia di molti su questo tema ha dato i suoi frutti, se è vero che il Ministero dell’istruzione ha dichiarato la reintroduzione del tema di storia all’esame. È un primo passo ma nella direzione giusta: dare nuova centralità alla storia nella formazione di ragazzi e ragazze, dei cittadini di domani.
In Commissione Cultura del Senato abbiamo anche audito il Professor Salvatore Settis che ha ricordato, riprendendo Piero Calamandrei, come la scuola sia a tutti gli effetti “un organo ‘costituzionale’”, insieme a università, musei, centri di ricerca. La cultura è ricchezza. Ricchezza personale e morale, formazione di uomini e donne migliori, più consapevoli e democratici. Ma ricchezza anche per la Nazione, per la sua economia, per la sua immagine nel mondo.
E questa ricchezza viene valorizzata proprio da attività come la vostra, che rientrano in un percorso formativo di lungo periodo di cui il Giorno della Memoria è solo un appuntamento importante.
Un caro saluto a voi tutti e l’auguro del miglior successo alle vostre iniziative.
Liliana Segre

Storia del progetto su Roberto Bachi

Grazie ai compagni di classe, oggi novantenni, che scoprirono casualmente una lapide che ne declinava il triste destino, è stata ricostruita la sua vicenda di alunno ebreo frequentante la scuola Mordani nell’anno scolastico 1937-38, deportato ad Auschwitz e qui morto in data ignota. L’idea del progetto parte da Giorgio Gaudenzi e viene subito accolta dagli Istituti storici della Resistenza di Ravenna, Parma, della Comunità ebraica di Torino (città d’origine di Roberto), dell’Associazione d’amicizia ebraico-cristiana e della famiglia Bachi-Fubini.

Nel 2013, per onorare la memoria di Bachi, all’ingresso della scuola è stata posta la pietra d’inciampo n. 117131, in collaborazione con l’associazione Amicizia Ebraico-Cristiana della Romagna. Inoltre la triste vicenda di Roberto Bachi ha dato vita all’opera teatrale “Il viaggio di Roberto” regista Alessio Pizzech, musiche di Paolo Marzocchi,  testi Guido Barbieri, di cui sono stati protagonisti sia i suoi compagni di scuola, che gli alunni del coro Libere Note. L’ opera, promosso da Ravenna Manifestazioni, ha divulgato così la sua di Roberto nei teatri di Ravenna, Parma, Modena, Reggio-Emilia, Ferrara, Firenze.

Per la sua valenza educativa e umana, il progetto Roberto Bachi ha ricevuto nel 2010 la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

mordani giorno della memoria

Prossimi eventi in occasione del Giorno della memoria 

Giovedì 30 gennaio
ore 9.30 – Sala del Consiglio comunale – piazza del Popolo 1
Consulta delle ragazze e dei ragazzi
Omaggio alla memoria dei cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e consegna delle medaglie d’onore concesse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Venerdì 31 gennaio
ore 10 – Teatro Alighieri – via Mariani 2
Conferimento della cittadinanza onoraria a Cesare Moisè Finzi, testimone della Shoah, e incontro con gli studenti delle scuole ravennati

ore 17.30 – Sala Spadolini della Biblioteca Oriani – via Corrado Ricci 26
Presentazione del volume di Cetty Muscolino Quando scrivevo a Otto Frank, edizioni La Carmelina 2019, promossa dalla Fondazione Casa di Oriani e dall’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna

23 gennaio- 11 febbraio

Dal 23 gennaio all’11 febbraio l’assessorato al Decentramento, in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza di Ravenna, propone quattro iniziative rivolte alle classi terze delle scuole secondarie di primo grado Don Minzoni, Gessi, Ricci-Muratori, Vittorino da Feltre, Montanari, Mattei, S. Pier Damiano, Novello, Randi, Valgimigli, Casadio, Zignani, Viali:
Kaninchen di Antonella Gullotta con Elio Ragno, drammaturgia e regia di Eugenio Sideri, produzione Lady Godiva Teatro
Anna Frank lettura scenica e Terezin documentario, a cura di Anita Guardigli – Associazione culturale Asja Lacis
Destinatario Sconosciuto, drammatizzazione dell’omonimo romanzo a cura di Alessandro Braga, regista e protagonista
Calendario completo www.comune.ra.it/Aree-Tematiche/Decentramento
Le biblioteche dell’Istituzione Biblioteca Classense ricordano il Giorno della Memoria con percorsi bibliografici a tema. Informazioni: www.classense.ra.it, www.facebook.com/bibliotecaclassenseravenna

MOSTRE

Dal 15 gennaio al 30 marzo – Mostra itinerante
Tempi di Scelta. Storie di Quattro Luoghi: Museo Cervi, Fondazione ex Campo Fossoli, Fondazione Villa Emma, Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole
La mostra sarà ospitata dal 15 al 25 gennaio presso la scuola secondaria di primo grado San Pier Damiano, dal 28 gennaio al 15 febbraio alla scuola secondaria di primo grado Don Minzoni e, a seguire, presso le scuole secondarie di primo grado Randi e Montanari

Dal 4 al 20 marzo

dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 – saletta espositiva vicolo degli Ariani
Mostra Punti di Luce. Essere una donna nella Shoah realizzata a cura dell’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Israele Yad Vashem di Gerusalemme (Centro mondiale per la memoria dell’Olocausto).
Le mostre sono promosse dall’Anpi-sezione Luigi Fuschini di Ravenna, con la collaborazione dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, nell’ambito del progetto conCittadini e con il sostegno degli assessorati al Decentramento, Istruzione e Cultura del Comune di Ravenna. Per informazioni: anpi.ra.s.fuschini@gmail.com