Ancisi (LpR) critico su notizie riguardanti nuova tangenziale di Ravenna: “Storia vecchia e falsa”

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, bolla come ‘fake news’ la notizia riguardante i 90 milioni messi in campo da Anas per fornire nell’arco di breve tempo a Ravenna una nuova tangenziale. “E’ una fake news innanzitutto perché non è nuova” -esordisce Ancisi, scendendo maggiormente nei particolari- “I giornali stessi possono verificarlo leggendo le loro edizioni del 23 giugno 2018, la cui  “nuova”, celebrata in una grandiosa conferenza stampa (vedi foto sottostante), furono i 150 milioni cosiddetti investiti da ANAS per Ravenna. Di questi, oltre a non essersi visto niente, erano parte le due sole opere a cui si ridurrebbe la suddetta “nuova tangenziale”. Vale a dire il tratto est di 9 chilometri da Classe al porto, in effetti il più malfamato, da risanare, ora come allora, con 20 milioni di euro; nonché il tratto nord di 7 chilometri tra la Romea Nord e la Reale detto Romea Dir, “tangenziale” addirittura con una sola corsia, da raddoppiare, ora come allora, al costo di 70 milioni. Flebile è la speranza di vedere aprire almeno questi due cantieri entro la fine del 2021 (si accettano scommesse), ma per la Romea Dir si parla solo del primo stralcio, di appena 13,6 milioni, che non raddoppiano alcunché”.

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Ancisi rincara la dose riportando le parole che, il 23 giugno 2018, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale pronunciò in merito al completamento della tangenziale: “Grazie a questi interventi si giungerà ad una tangenziale per Ravenna completamente rinnovata, come da programma di mandato dell’amministrazione”, -inteso come il suo primo mandato giugno 2016/giugno 2021- precisa Ancisi, specificando la sua posizione: “Da cui discende la vera news, che lancio in bottiglia nel mare dell’informazione civica: alla fine del suo mandato, De Pascale non avrà “rinnovato” un metro della più scassata tangenziale che possa esistere e resistere in città che non siano del quarto mondo. L’unica nell’universo in cui, viaggiando ad oltre 50 chilometri di velocità, ti fanno una multa, e se vai oltre i 90 chilometri di qualsiasi vera tangenziale ti sospendono la patente.

Sono state ributtate in scena oggi, per l’ennesima volta in almeno vent’anni, anche la metro tra Cattolica e Ravenna e il by pass del Candiano, dei quali non si conosce neppure l’ombra di un progetto sulla carta. Entro giugno 2021 non si vedranno in cantiere neppure le varianti alla statale Adriatica di Mezzano e di Fosso Ghiaia e la “riqualificazione” della Tosco-Romagnola tra Ravenna e Forlì. Cosicché tra la nostra città e i capoluoghi di provincia confinanti si continuerà a viaggiare in carrettera. Col resto d’Italia e d’Europa ci restano l’Adriatica e la Romea nord, tracciate dalla Roma antica, e ci accontentiamo dell’E45, indecente spettacolo tutto sceneggiato e mal recitato dalla Repubblica Italiana. Le ferrovie? Quelle del Regno d’Italia”.

Commenti

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  1. Scritto da Giovanni lo scettico

    Grande Ancisi!

  2. Scritto da batti

    non c è più trippa per gatti.il futuro è gia stato rubato in passato,quando (la nave va) ricordate c erano i democristiani e socialisti.poi i mani pulite e hanno continuato adesso solo debiti,ci prometto qualcosa e non fanno niente.e forse è meglio così…perchè i ladri sono ancora presenti sapete.immaginate se iniziano un lavoro demoliscono il vecchio e o finiscono i denari o falliscono le ditte (volutamente sintende)NON AVREMMO IL NUOVO E NEPPURE IL VECCHIO FORSE è MEGLIO CHE NON INIZIANO NIENTE