Ravenna. Albo delle famiglie accoglienti, un’occasione di volontariato attivo e solidale

E’ un’esperienza di volontariato a tutti gli effetti, a fianco di famiglie, bambini e bambine, ragazzi e ragazze, minori a rischio di istituzionalizzazione, minori stranieri non accompagnati.

Si tratta di una chiamata ai cittadini e alle cittadine quella che il Comune di Ravenna lancia attraverso l’Albo delle famiglie accoglienti, iniziativa nata alla fine del 2021 per creare una comunità solidale accanto alle persone che hanno bisogno di un temporaneo affiancamento, per i motivi più disparati.

Dopo essersi aggiudicato il progetto “PASSI – Prossimità e Affiancamento Solidale per il Supporto e l’Inclusione” candidato sull’Avviso Pubblico “Educare in Comune” promosso dal Dipartimento per le politiche della famiglia, il Comune vuole sensibilizzare singoli e famiglie che vogliano dedicare un po’ del loro tempo, del loro senso civico e del loro spirito di solidarietà ai minori o ai i nuclei che necessitano di un supporto di alcuni mesi. Al di là del ruolo degli eventuali servizi coinvolti, che continuerà a costituire la cornice istituzionale, le persone segnalate o che ne faranno richiesta potranno così ricevere un ulteriore aiuto, nell’ottica di una relazione “uno a uno”.

I cittadini e le cittadine che vorranno candidarsi, potranno farlo sul sito dell’Albo https://famiglieaccoglienti.comune.ra.it/ nella sezione “diventa volontario”. Successivamente verranno contattati dall’associazione Refugees Welcome Italia e dalla Cooperativa sociale Cidas, partner del progetto, e parteciperanno ad una breve sessione formativa, per poi iniziare il proprio percorso di volontariato insieme a famiglie e minori. I percorsi attivati verranno costantemente monitorati e supportati da operatori esperti e le attività saranno ospitate all’interno della “Casa delle Culture”, in Piazza Medaglie D’Oro 4.

“Passi” sarà di fatto un ampliamento del progetto “Mentoring” che Refugees Welcome Italia già realizza sul territorio attraverso l’Albo delle famiglie accoglienti, a fianco alle persone migranti e rifugiate maggiorenni in uscita dai percorsi di accoglienza. In questo allargamento di prospettiva, saranno coinvolti minori e famiglie di tutte le nazionalità, nella logica di uno scambio reciproco di esperienze e non di un mero assistenzialismo.