Faenza. Scuderia AlphaTauri verso l’abbandono della galleria del vento di Bicester. E le parole del Ceo Bayer fanno discutere: “Faenza è bellissima, ma è un problema”

A quando la presentazione della vettura 2024?

Per Scuderia AlphaTauri il nuovo anno sembra essersi aperto con inaspettate (?) polemiche. Tralasciando che al 12 gennaio ancora non è stato reso noto il nuovo nome ufficiale del team, va detto che nemmeno la data di presentazione della macchina 2024 è stata rivelata. Solamente il team con base a Faenza e la Haas-Ferrari non hanno ancora rilasciato il giorno nel quale cadranno i veli dalla nuova monoposto di Formula 1.
Ad aprire le danze saranno Williams e Sauber il 5 febbraio mentre, due giorni dopo, sarà il turno della francese Alpine (ex Renault), chiamata a riscattarsi dopo una stagione molto difficile. L’8 febbraio sarà il turno di Red Bull Racing, Campione del Mondo in carica sia nel Mondiale Piloti (con Max Verstappen) che in quello Costruttori. Per la Ferrari si dovrà attendere il 13 febbraio e non è ancora noto il nuovo nome. Mercedes e McLaren presenteranno la nuova ‘bestia’ il 14 febbraio e la promettente Aston Martin (considerando la prima parte di stagione 2023 in particolar modo) mostrerà la nuova vettura il 12 febbraio.

I primi probabili movimenti ‘in casa’ Scuderia AlphaTauri hanno destato preoccupazione nei tifosi dal momento che la squadra un tempo junior team della Red Bull Racing lascerebbe la galleria del vento di Bicester con destinazione Milton Keynes, sede della Red Bull (un tempo casa della Stewart-Ford e poi della Jaguar-Ford). Questo spostamento, dettato anche dalla scadenza del contratto di affitto nella sede di Bicester, farebbe parte della riorganizzazione del team che, oltre a una nuova immagine con un’impronta marcatamente Red Bull (Racing Bulls sarebbe il nuovo nome…), si prepara a sviluppare la nuova organizzazione della scuderia. Basti pensare che è subentrato al timone Laurent Mekies, ex Ferrari, al posto di Franz Tost, vero e proprio simbolo dell’un tempo Toro Rosso per quasi due decadi. Un passaggio di testimone che solo il tempo ci dirà che ripercussioni avrà sull’intera squadra, sempre che la AT05 motorizzata Honda sarà in grado di fornire prestazioni in linea con le aspettative.

Tornando alle polemiche, a far storcere il naso ai tifosi e anche alla Motor Valley ci ha poi pensato il CEO della Scuderia AlphaTauri Peter Bayer che, recentemente, ha rilasciato dichiarazioni non proprio rassicuranti sull’attuale location e base del team. Secondo Bayer infatti Faenza, seppure sia una bella città, non offre scuole e opportunità di lavoro adeguate per i familiari e parenti dei dipendenti e dei membri della squadra. Questo, chiaramente, diventa un problema anche e soprattutto in termini di nuove assunzioni di personale internazionale, elemento che farà parte del nuovo corso della scuderia che mira a rilanciarsi.

Molti faentini, soprattutto tifosi della scuderia ex Minardi e della F1, sono rimasti fortemente contrariati dalle affermazioni di Bayer, ma non si può negare che queste ultime contengano un pizzico di realismo. A parere di chi scrive, al giorno d’oggi, manca molto la riflessione e si grida subito pro o contro qualcosa o qualcuno, sia essa un’idea o un personaggio, un simbolo e via discorrendo.
Non è un mistero che la F1 sia sempre più internazionale e un fenomeno globale, trasformato (a torto o a ragione) in un gigantesco show ad uso e consumo dei follower e degli sponsor. Non sarà un caso che il tre volte Campione del Mondo, Max Verstappen, ha recentemente criticato il mondo della F1 definendolo “Un grande circo”. L’olandese, soprannominato “Mad Max” per via delle sue geniali e talvolta aggressive manovre in pista, ha detto di non trovarsi più a suo agio in molti contesti presenti nel campionato perché è concentrato sull’aspetto del ‘Racing’. Un corridore puro, insomma.
In una logica che segue sempre di più ‘la forbice allargata’, sia in termini economici / di business e di show, non v’è da stupirsi che l’ormai ex Scuderia Toro Rosso si ponga sempre più come un nuovo team Red Bull e non come squadra erede della Minardi, senza voler mancare assolutamente di rispetto all’epica squadra capitanata per 20 anni in F1 dal sempreverde Gian Carlo Minardi.
Ma soprattutto, come specificato da Bayer nel corso di una recente intervista, sono stati per primi i tecnici britannici del polo Red Bull a lamentare mancanza di opportunità a Faenza. Una questione che deve sicuramente fare riflettere e che lancia una sonora sveglia alla Motor Valley e al ruolo che l’Italia sta in parte perdendo nello scenario internazionale. Forse il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha cose più importanti a cui pensare (non da ultimo come risanare Faenza dopo il disastro dell’alluvione)…, ma una sua presa di posizione è sicuramente attesa dai tifosi.