Paralimpiadi di Parigi. La faentina Carlotta Ragazzini s’impone alla bella ed è nei quarti

La nazionale italiana di tennistavolo ha disputato, domenica 1 settembre, le prime gare di singolare delle Paralimpiadi di Parigi. Gli ottavi di finale di classe 3 femminile si sono svolti alla South Paris Arena 4. La Faentina Carlotta Ragazzini (testa di serie numero 4) ha battuto per 3 a 2 la turca Hatice Duman (testa di serie numero 10). Nei quarti Ragazzini affronterà la croata Helena Dretar Karic (testa di serie numero 13) mercoledì 4 settembre.

L’azzurra, esordiente ai Giochi, dal 3-3 si è portata sul 5-3, dal 6-5 ha incrementato il vantaggio sull’8-5, ha subìto il recupero (8-7) ed è salita a tre set-point, sfruttando il primo.

Nel secondo parziale dal 2-2 la 22enne faentina ha allungato sul 5-2 e ha continuato a condurre. Dal 7-5 si è issata a cinque palle set (10-5) e alla seconda è stata efficace. Ragazzini, dopo il cambio di campo, dall’1-2 ha ribaltato la situazione (4-2) e ha poi spinto sul 6-3. Dal 7-4 è stata appaiata (7-7) e superata (8-9). Dal 9-9 ha perso gli ultimi due punti.

Al ritorno al tavolo la romagnola dal 2-3 ha assunto il comando (6-3) ed è stata sorpassata (6-7). Dal 7-7 Duman è andata dritta fino in fondo, rinviando il verdetto alla “bella”, nella quale ha cambiato campo sul 5-3, costringendo al timeout Hwang Eunbit. Ragazzini ha approfittato del tempo tecnico e ha messo la freccia (7-5). Sul 9-8 un top di rovescio le ha consegnato due match-point e il secondo l’ha promossa ai quarti.

“Contro Duman – commenta Carlotta sul sito FITET – sono sempre gare molto tirate, c’era anche un po’ di emozione, anche se avevo già debuttato a queste Paralimpiadi nel doppio misto. Conosco la turca e so che bisogna giocare il più possibile palle a uscire e servizi corti, dove lei non possa arrivare. Ho iniziato con quell’idea lì e nei primi due set è andata bene. Nel terzo e nel quarto sono stata in vantaggio e in entrambi i casi ho commesso degli errori, permettendole di recuperare. Al quinto ho stretto i denti e, anche se non ho giocato bene, l’importante era vincere. Sul 3-5 Hwang ha chiamato il timeout e mi ha detto di giocare lungolinea e angolato e usare il servizio corto e alla fine ha funzionato. Sono molto felice e ora ci concentreremo sul match dei quarti”.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.